Sanremo 2022. Giorgia Meloni elogia Zalone per aver sfottuto le donne trans


Oltre alla solita Provita Onlus e all'immancabile Pillon, pure Giorgia Meloni accusa il Festival di Sanremo di essere blasfemo perché lei sistiene che il battesimo offenda il suo cuore di mamma che vuole schierare navi da guerra contro chi salva vite umane:



E se la signora non perde occasione per essere omofoba, pare non capire che i gay sono talmente "intoccabili" da aver visto i suoi senatori applaudire l'affossamento della legge contro l’omofobia. Però l'Italia ha una una che punisce la blasfemia.
Il fatto che lei non possa usarla contro Achille Lauro è solo perché è solo lei a vedere "blasfemia" in chi dice che il battesimo lava via i peccati.

Ovviamente la leader di Fratelli d'Italia ha sottolineato anche di aver riso quando il suo Checco Zalone ha sfottuto le donne trans prima di dire che i bigotti cristiani sono i loro primi clienti. Ed è con il suo consueto populismo che dichiara: «Trovo un po’ surreale che al Festival di Sanremo si possa insultare Dio e non si possa scherzare sull'omosessualità».
Se è opinabile il suo dire che Dio sarebbe stato insultato perché lo dicono i gruppi neofascisti,la signora non pare capire che c'è differenza tra scherzare e sfottere.
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