Adinolfi sostiene che non benedire le bombe sia un'offesa a 100 milioni di "cristiani"
Mario Adinolfi sostiene che migliaia di studentesse trans dovrebbero essere escluse dal diritto allo sport perché sgradite a Trump, Putin e Pillon. La sua Sara Reho si spinge sino a sostenete che gli omofobi dovrebbero «riempirle di botte» negli spogliatoi. Pero poi dice che lui avrebbe tanto voluto intonare l'inno russo mentre il suo amatissimo Putin uccideva migliaia di civili in Ucraina.
Ricorrendo al più becero pietismo, sostiene che gli atleti paraolimpici non dovessero essere trattati come se fossero normali e che sarebbe ingiusto siano stati esclusi dalle competizioni come tutti gli altri. Poi, irridendo l'omofobia, il simpatizzante di Kirill si inventa che gli italiani sarebbero «russofobici» perché non condividono il suo sostenere che sarebbe giusto uccidere chi non è omofobo. Ed è nella sua solita rivisitazione della realtà che si inventa che sarebbe offensivo verso i "cristiani" criticare chi giustifica una invasione armata di un Paese sovrano facendo leva sull'omofobia.
A detta di Adinolfi, bisognerebbe lasciare che il suo Kirill possa dire cose inaccettabili ed il solo fatto di evidenziarlo vorrebbe dire insultare 100 milioni di cristiani ortodossi. E chissà se poi dirà che pure i russi sarebbero «russofobici» dato che neppure loro trovano condivisibili i deliri del suo Kirill:
E anche Famiglia Cristiana ci spiega chi sia il suo Kirill:
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