Ferdinando Tripodi ha cambiato idea sulle adozioni gay


Ferdinando Tripodi è tornato a pubblicare sui social. Dopo aver deciso di allontanarsi dalla Lega e da Fratelli d'Italia per abbracciare Forza Italia a Latina, ha firmato messaggi in cui traspare il suo sostegno agli alpini accusati di molestie sessuale attraverso il suo sostenere che le centinaia di denunce presentate non riguarderebbero casi che siano andati oltre al dire "ciao bellissima" a una passante. Ed ovviamente insiste anche nel suo sostenere che la tutela della salute pubblica sarebbe "dittatura". Ma c'è un post che stona dal Ferdinando Tripodi che ci eravamo abituati a conoscere:



Il link rimanda ad un articolo a sua forma, in cui dichiara:

Cambiare idea non è solo possibile ma è anche il segno di una grande forza interiore in grado di fare la differenza nel scegliere tra ciò che è giusto e ciò che è comodo; si smette di venerare il passato per andare avanti, per evolvere, per andare oltre. Chi mi conosce sa benissimo che il mio pensiero da omosessuale era contrario per quanto riguarda l’adozione da parte di famiglie omosessuali.
Dopo aver però avuto modo di incontrare associazioni, famiglie arcobaleno, non posso che ammettere che quello che ho visto con i miei occhi sono dei figli normalissimi e felicissimi di avere due papà o due mamme.
I bambini abbandonati nelle case famiglia sono la peggiore sconfitta di ogni società.
L’amore deve prevalere su tutto. Ecco perché oggi dico apertamente che bisogna guardare avanti e pensare in primis al benessere dei bambini. Un bambino ha bisogno di amore, di affetto, educazione, di genitori, che siano anche dello stesso sesso, capaci di garantirgli una normalità che non avrebbero in nessun altro posto.
So già che molti di voi mi criticheranno ma le mie convinzioni passate oggi lasciano il posto all’amore. Quando gli occhi di un bambino brillano di gioia significa che sta nel posto giusto anche se in braccio a due donne o due uomini.

Un bel cambio di rotta per chi pubblicava messaggi come questo:



Dalle sue stesse parole emerge un'ovvietà: in molti non esitano a parlare e a giudicare senza neppure conoscere ciò di cui si discute, concentrandosi sul pregiudizio e non sulla realtà.
E se oggi ha finalmente deciso di sostenere che non sia l'eterosessualità a rendere genitori, forse un giorno cambierà idea anche riguardo sul suo sostenere che non serva una legge contro l'omofobia perché "non esiste una legge contro l'eterofobia" come dichiarava alle manifestazioni di Giorgia Maloni. Noi glielo auguriamo.
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