Adinolfi si decida: non può contraddirsi in continuazione secondo convenienza!


Mario Adinolfi sostiene che non possa essere ritenuto «credente» chi non ritiene che le donne vadano costrette con la forza a partorire contro la loro volontà, evidentemente ritenendo che solo i no-vax abbiano il diritto di scegliere sui loro corpi. Ed è per attribuirsi un consenso mai ottenuto alle urne che il fondamentalista si inventa che «per una porzione sempre più ampia di popolazione è chiaro che la vita umana inizia il giorno del concepimento». Lo dichiara su Facebook:



Peccato che l'articolo 1 del Codice Civile dica altro:



Potremmo ritenere che Adinolfi non condivida le nostre leggi, ma sarebbe molto ipocrita il suo contestare le leggi dello stato dopo che per settimane ha sostenuto che il Codice Civile dovrebbe invalidare il sentimento popolare che non ritiene che il suo essere eterosessuale dovrebbe conferire più valore ai suoi due matrimoni rispetto a quelli contratto tra due uomini:



E se pare assai assurdo che contro i matrimoni gay dovremmo guardare alle leggi ordinarie e contro i diritti delle donne dovrebbe pulirci il sedere con quello stesso codice civile, surreale è il suo sostenere che lui vedrebbe «democrazia» in uno stato in cui decisioni sono affidate ad emissari dei partiti politici:



Se dice che dovrebbe valere la «democrazia», allora perché lui si oppone al risultato del referendum sull'aborto che coinvolse l'intero popolo popolo italiano e non i giudici di Trump?

Inoltre è tra i commenti al suo post che il suo Antonello Iapicca precisa che i neocatecumenali non accettano mai il volere del popolo perché esigono he si imponga il loro volere:



Quindi le persone non dovrebbero poter contestare le leggi liberticide volute dalle lobby evangeliche, ma loro avrebbero il diritto di non accettare le leggi decise per via referendaria?
Commenti