Adinolfi mantenga la promessa: vada dai giudici a denunciare per blasfemia quel suo esponente che irride l'eucarestia


Saimir Zmali è il rappresentante del partito di Mario Adinolfi che diffamava onesti cittadini inviando lettere ai giornali in cui accusava i gay di essere blasfemi.
Nonostante sia surreale trovare un albanese che si offre come promotore di quegli stessi pregiudizi che portano molti elettori di destra a ritenere che tutti gli abanesi siano stupratori o criminali, il signor Zmali risulta impegnato da settimane ad istigare gli estremisti alla discriminazione urlando che i gay sarebbero un'affronto al suo credo e che il suo capo avrebbe dovuto rappresentare Gesù in una causa penale contro di loro:



Poi, però, lo troviamo ad irridere il Santo Padre e l'eucarestia, proponendo immagini i blasfeme con fotomontaggi in cui il corpo di Cristo diventa un ventilatore:



L'esponente del partito di Mario Adinolfi ha modificato un'immagine che ritraeva il Pontefice nel momento più solenne della Santa Messa, evidentemente incurante di come la sua irrisione all'eucarestia paia assai più grave delle false accuse che lui ha rivolto ai gay dicendosi offeso da chi osa pensare che Dio sia omofobo come lui lo dipinge. E così ha deciso di irridere questo preciso momento eucaristico:



Poi, però, inviava alla stampa questi comunicati:



A questo punto siano coerenti e denuncino il loro esponente, costituendosi parte civile contro di lui. Oppure vuotino il sacco ed ammettano che le loro false accuse sono solo uno squallido pretesto per usare la religione col fine di limitare il diritto di espressione di chi si oppone alla loro ideologia.
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