Forza Italia all'attacco del tram arcobaleno di Milano: «Sala ha un trauma non curato»


Rosa Pozzani, esponente di Forza Italia e vicepresidente del Consiglio del Municipio 4 di Milano. attacca l'ATM per aver deciso di mettere su strada un tram arcobaleno in occasione del Pride cittadino.
Ricorrendo al solito benaltrismo che tanto piace ai partiti populisti, la signora Rosa inizia a tirare in ballo la pandemia e guerra in Ucraina per sostenere che i diritti dei gay dovrebbero passare in secondo piano, sconfinando poi in veri e propri insulti gratuiti rivolti a Sala con il suo sostenere che il Sindaco avrebbe «un trauma non curato» perché sostenitore dei diritti delle persone lgbt.
L'esponente berlusconiana inizia poi a professarsi «discriminata» da quel tram, urla che Sala dovrebbe pagarlo di tasca propria perché lei non ritiene che i diritti dei gay sarebbero «ideologica di sinistra», anche se negli altri stati europei sono state anche le destre ad approvare i matrimoni egualitari mentre in Italia subiamo una destra che pare ispirarsi al nazifascismo.



Tanto ha eccitato Attlio Negrini, l'esponente delle lobby omofobe che ha prontamente rilanciato il suo messaggio, Ovviamente Negrini inizia a dare la sua falsa testimonianza, giurando che i Pride sarebbero «sfilata con tette e sederi in mostra con annessi i soliti simboli sacrileghi». Poi, sposando le pretese dell'organizzazione forzanovista Provita Onlus contro la leghista Tesei per il suo patrocinio al Pride, inizia inizia a dire che chi non discromia i gay andrebbe cacciato.



Dovessimo usare la sua stessa retorica, dovremmo chiedergli quale pro lui dice di andare a messa da uomini vestiti con la gonna che invitano i presenti a mangiare pezzi del corpo di Gesù in una sorta di rituale cannibale. Perché è facile denigrare e mistificare i fatti, anche se lui non pare remore nel falso pur di accusare i gay di "blasfemia" in quel suo blasfemo tentativo di usare la religione a fini di istigazione all'dio.
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