Il pastore Carollo invita a non avere rispetto dei gay nel nome della Vergine Maria


Al pastore evangelico Luigi Carollo non sta bene che la Chiesa Cattolica non sia omofoba quanto la sua. E se non si capisce con quale diritto il signor Carollo voglia dettare legge nelle chiese altrui, è dalla sua pagina Facebook che inveisce contro un incontro di preghiera dedicata alla condanna dell'odio omofobico.
Il pastore si è affrettato a rilanciare le polemiche di Pillon contro il Pride di Cremona, sostenendo che lui si sente legittimato a mancare di rispetto ad interi gruppi sociali sulla base delle azioni personali compiute da tre singole persone, peraltro senza manco appurare il significato di quei simboli che lui dice vadano riservati unicamente a chi prega contro oi gay o chi organizza congressi omofobi.

Citando un sito che parrebbe scimmiottare il nome della ben più autorevole La Presse, scrive:



Non è chiaro chi sarebbero «gli sporchi» e «i malati», come risulta difficile comprendere che cosa dovrebbe significare la frase «la chiesa deve accogliere le persone, ma mettere fuori il pensiero, quello del politicamente corretto e che acconsente quello che fanno».
Ma molto chiaro è il suo uso ideologico della Madonna come strumento di istigazione alla discriminazione. Un atto che a noi pare altamente sacrilego, blasfemo e che pare offendere il sentimento religioso di milioni di italiani.

Il sito citato da Carollo risulta creato da tali Cinzia Franchini, Gianni Galeotti e Giuseppe Leonelli , e dichiara di essere iscritto come testata giornalistica presso il tribunale di Modena, risultando edito da tale Parole Animate srl. E qui Giuseppe Leonelli pubblica un articolo intitolato "A Modena preghiera pro-Lgbt, a Cremona la Vergine dileggiata al Pride".
Se il suo teorizzare che pregare contro l'odio sarebbe un atto "pro-lgbt" già la dice molto lunga sulla natura ideologica del suo scritto, pare surreale il suo sostenere che i gay di Modena dovrebbero essere ritenuti responsabili per ciò che hanno fatto tre singole persone a centinaia di chilometri di distanza.
A questo punto, stando alla sua logica, avremmo il diritto di chiedere conto a Giuseppe Leonelli del perché gli eterosessuali italiani siano al primo posto nel mondo nel turismo sessuale: dato che lui condivide il loro stesso orientamento sessuale, il suo "ragionamento" ci imporrebbe di dire che lui sia corresponsabile di quei casi di pedofili, no?

Fatto sta che Leonelli scrive:

La preghiera che si terrà questa sera a Modena nella parrocchia di Gesù Redentore 'per il superamento dell’omotransfobia' e a favore dei gruppi Lgbt, arriva all'indomani di quanto avvenuto nel fine settimana durante il Cremona pride con una statua travestita da Madonna, con i seni scoperti.
A ben vedere mettere a confronto i due eventi non è affatto pretestuoso o provocatorio. Da una parte una Chiesa che si unisce in una veglia di preghiera per sottolineare come 'tante comunità cristiane in questi ultimi anni abbiano aperto le loro porte ai gruppi di cristiani Lgbt+', dall'altro una comunità Lgbt che si fa beffe dei simboli sacri, così come aveva fatto con la stessa immagine di Gesù crocefisso a Roma.

Premesso che non è blasfemia sostenere che Gesù avrebbe partecipato al Pride, dato che probabilmente è molto più blasfemo il fatto che certa gente usi i simboli sacri come pretesto per la discriminazione, appare surreale come questi soggetti si inventino una loro versione ideologica della storia e la ripettino ad oltranza nella più totale noncuranza della verità. Per voce dello stesso protagonista, si è appreso da tempo che il ragazzo che si era vesto da Gesù non voleva offendere nessuno, ma voleva rivendicare il suo sacrosanto diritto a poter essere cristiano anche se reso vittima di discriminazione di presunti "cristiani" che brandiscono il Vangelo come se fosse uno strumento i offesa. Quindi perché Leonelli deve dare la sua falsa testimonianza? perché deve diffamare persone oneste pur di cercare di darsi ragione?

Ed appare accora più grave il suo scrivere:

Queste derive blasfeme non sono forse frutto dello stesso senso di appartenenza a una comunità che si riconosce tale in base al proprio orientamento sessuale? E il riconoscere questo gruppo come tale, come gruppo da difendere, come si fa questa sera con la veglia di preghiera a Modena, non è un modo per legittimare il muro che separa un gruppo di persone da un altro solo in base alle loro preferenze sessuali?

No, caro il nostro Leonelli. La comunità gay non è una comunità unita dalla blasfemia, ma appare molto blasfemo il suo tentativo di abusare della Vergine Maria per cercare di convincere i suoi proseliti che la religione giustificherebbe il pregiudizio. Così facendo, il signor Leonelli si sta rendendo uno die primi responsabili di chi riterrà di dover contestare chi usa la religione come pretesto per limitare i diritti altrui.

Ed immancabile è anche il suo dire che i cattolici italiani sarebbero presunte vittime. Peccato loro possano sposare chi vogliono mentre ai gay viene negato. Loro hanno una legge che tutela chi è vittima di violenza sulla base della propria fede, ma i sedicenti "cristiani" si sono opposti a quel ddl Zan che avrebbe esteso le loro tutele anche ad altri gruppi. Quindi appare abbastanza opinabile il suo scrivere:

E infine, onestamente, guardando queste fotografie è difficile immaginare chi sia vittima di questa corsa al presunto politicamente corretto, se la comunità Lgbt o la comunità che si riconosce nei simboli cristiani e che almeno dalla propria Chiesa, forse, si aspetterebbe di essere accolta.

Ci piacerebbe sapere se il signor Leonelli si direbbe pronto a trarre le medesime conclusioni e ad inveire contro milioni di persone ogni qualvolta incontro un qualche eterosessuale che compie un atto blasfemo. Oppure il suo trattamento speciale riguarda solo chi appratire a quella comunità che il suo sito attacca sistematicamente con articolo come questi?



C'è l'invito a boicottare chi non è omofobo, c'è il tentativo di sostenere che i gay portino malattie, si promuovono fantomatiche "terapie riparative" dell'omosessualità e si sostiene si debba pregare contro i gay. E ora usano pure la Madonna!

E chissà se qualcuno si stupirà nello scoprire che chi ha scritto quell'articolo è anche il moderatore dei comizi leghisti a Modena:



Quando si dice il caso...
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