Il sindaco leghista che definisce «ragazzata» la vandalizzazione di un ricordo dell'Olocausto


Il sindaco leghista di Gallarate ha avuto la sfacciataggine di definire «ragazzata» l'ignobile atto vandalico compiuto ai danni della pietra d'inciampo posta in memoria della maestra ebrea Clara Pirani, deportata e uccisa ad Auschwitz nel 1944.
L'atto vandalico non è neppure un fatto isolato, dato che a subire lo stesso trattamento, con tanto di svastica tracciata con la vernice, fu anche la pietra d’inciampo in memoria del sindacalista Vittorio Arconi, deportato e ucciso a Güsen, che era stata deposta nel medesimo comune lombardo.
Ma il sindaco leghista, Andrea Cassani, parla di «una ragazzata da condannare. Ma non un atto di bande facinorose o gruppi antipartigiani. Più che l’imbrattamento o il gesto, mi preoccupa la maleducazione. In un parco lì vicino hanno rotto un’altalena per disabili, o scrivono le bestemmie sulle panchine. Solo che la pietra desta più scalpore».
Insomma, per lui un'altalena rotta e il ricordo dell'Olocausto oltraggiato con svastiche sarebbero la stessa cosa. Ed ovviamente ricorre anche al solito uso propagandistico della religione come tanto piace fare anche a Pillon e a Salvini.
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