L'elogio al femminicidio di Camillo Langone


«Con questo articolo non offendete sette artiste. Calpestate tutte le donne uccise per mano dell'ignoranza. La stessa ignoranza che ha generato questo articolo vomitevole. Mi vergogno per voi». È con queste parole che Emma Marrone ha manifestato tutto il suo sdegno dinnanzi all'ennesimo abominio a firma di Camillo Langone:



Langone si è detto offeso dalla serata contro la violenza sulle donne organizzata a Campovolo, inventandosi che quello sarebbe un attacco al genere maschile:

Sia riconsacrato il Campovolo di Reggio Emilia, profanato sabato dalle femministe in concerto (con femministi annessi, al guinzaglio). Il Campovolo, per chi lo ignorasse, è il tempio della differenza sessuale in musica, essendo il palcoscenico prediletto di Luciano Ligabue che ci ha appena organizzato uno dei suoi maxiconcerti. Il cantante correggese è il massimo esemplare di Vir Padano, uomo dai nervi molto ben protesi, predicatore di Genesi 1,27 grazie alla voce baritonale e alle parole perfette rivolte alla donna “che ti tiene fra le sue tette / un po’ mamma un po’ porca com’è”. Invece Fiorella Mannoia, Emma, Alessandra Amoroso, Giorgia, Elisa, Gianna Nannini e Laura Pausini (insieme ai collaborazionisti Diodato, Brunori Sas, Tommaso Paradiso...) hanno comiziato contro la violenza di genere e dunque, nel loro determinismo senza scampo e senza luce, contro il genere maschile. La Nannini indossava una maglietta con scritto “La femminilità è una trappola”, slogan lanciato da Simone de Beauvoir contro la natura e contro il creatore della natura, Dio... Sia riconsacrato il Campovolo di Reggio Emilia, con una cover ligabuesca del capolavoro di Vecchioni: “Voglio una donna donna / donna con la gonna”.

Se l'offesa alla religione cristiana appare evidente, vergognoso è anche il suo attingere dalle peggiori teorie della propaganda neofascista. Non va meglio col suo tentare si attribuire teorie sessiste a Ligabue, con l'augurio che il cantante possa citarlo in giudizio per diffamazione aggravata.

Nel 2011 sostenne che si dovesse vietare alle donne di poter leggere libri per costringerlr a fate più figli, sostenendo che il «vero fattore fertilizzante è la bassa scolarizzazione e se vogliamo riaprire qualche reparto maternità bisognerà risolversi a chiudere qualche facoltà». Nel 2019 giurò che Gesù fosse «disgustatoi» dagli uomini che guardano il calcio femminile. Nel 2015 invocò un divieto al bikini in spiaggia asserendo di non essere in grado di gestire i suoi impulsi sessuali alla vista di una donna in costume.
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