Il partito di Adinolfi torna ad insultarci: «Quelli di Gayburg sono cattivi, sono una banda di delinquenti»


Massimiliano Esposito, in qualità di esponente del partito di Mario Adinolfi, è tornato ad attaccarci. sui social. Questa volta si è inventato che noi "schiumeremmo di cattiveria" verso i poveri omofobi che trascorrono le loro giornate a schiumate odio verso il prossimo:



Al signor Esposito vorremmo dire tre cose. Se pensa davvero che i nostri articoli sarebbero "diffamatori", sporga querela e trovi un solo giudice disposto a dargli ragione. Perché se lui vuole accusarci di reati penali senza volersi confrontarsi con un giudizio dei giudici, il timore è che il signor Esposito sia commettendo un reato di calunnia.
Se poi vuole che gli si spieghi come due gay possono avere figli, inizi lui a spiegarci perché il suo Massimo Gandolfini ha figli nonostante la sua unione matrimoniale sia sterile. E se ritiene di non averci mai diffamato, come spiega il suo andarsene in giro a dire che noi saremmo dei "delinquenti" in quella che appare una chiara diffamazione?



Nel caso specifico, non era difficile vedere un chiaro intendo diffamatorio nella modalità in cui il signor Esposito denigrava la famiglia di Ricky martin nel vergognoso tentativo di istigare odio verso le famiglie gay.
Inoltre appare abbastanza noioso è il loro sostenere che l'odio e l'istigazione alla discriminazione dovrebbero essere giustificato dicendo che loro la penserebbero diversamente. Eppure è nelle motivazioni all'annullamento dell'assoluzione del loro Pillon che la Cassazione ha chiarito che l'istigazione all'odio non è e mai sarà "libertà di opinione".

Nel caso specifico, l'esponente del partito di Adinolfi giustifica gli insulti e le invettive firmate dal presidente della pizzeria napoletana "Dal Presidente", ossia insulti che non paiono certamente opinioni. Ed infatti l'adinolfiniano inizia a schiumare di rabbia davanti alle scuse della pizzeria, urlando che lui vedrebbe "fascismo" in chi protesta davanti agli insulti:



Forse Esposito non ha studiato bene la storia, dato che ci vuole coraggio a vedere fascismo nella libertà di poter contestare chi vorrebbe reintrodurre il confino per i gay.

Già nel 2018 Esposito dichiarò di averci denunciato per aver commentato le sue invettiva contro la partecipazione di un concorrente gay al programma televisivo "Ballando con le Stelle". Si inventò persino presunte "minacce di morte", anche se non deve aver convinto i giudici visto ad anni di distanza nessuno ci ha convocato. Ma è buffo dica di vedere "fascismo" in chi replica agli insulti mentre minaccia chi esprime lecite opinioni a lui sgradite.
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