Dite ad Adinolfi stupri, deportazioni e pulizie etniche non sono "idee difformi" come lui le definisce


Al posto di esprimere solidarietà alle famiglie ucraine uccise dal suo Putin e alle tante bambine che sono state stuprate da quel battaglione neofascista ceceno in cui lui diceva di volersi arruolare, Mario Adinolfi esprime solidarietà all'ideologo di Putin per la presunta uccisione di sua figlia.
Secondo la versione russa, un'auto guidata dalla figlia di Aleksandr Dugin sarebbe saltata in aria nei pressi del villaggio di Velyki Vyazomi, alla periferia di Mosca. Dugin è colui che ha progettato l'invasione dell'intera Europa sognando la creazione di una "Eurasia" che veda in Mosca la sua Terza Roma. È anche un personaggio chiave delle lobby omofobe che sovvenzionavano i gruppi neofascisti di mezza Europa.

A nome suo, di Mirko di Carli e di Carolotta Toschi, il pokerista romano ha scritto:



Ed è davvero stupefacente che Adinolfi definisca "idea difforme" quella di un tizio che andava in giro ad asserire che “gli Ucraini sono subumani che devono essere conquistati” e che “l’identità ucraina deve essere sterminata”. Proposte che evidentemente Adinolfi condivide e promuove a nome del suo partitino di ultra-destra.
Dugin diceva anche che il nazismo era cosa buona e giusta e si occupò personalmente di addestrare alcuni guerriglieri separatisti ucraini, ingegnandosi personalmente come usare armi e cannoni per progettare l'invasione dell'Ucraina. E nemmeno sua figlia pareva così innocente, dato che anche lei andava in giro ad urlare che era necessario sterminare tutti gli ucraini:





Il fine del presunto attentato è molto chiaro. Secondo il leader della Repubblica popolare filorussa di Donetsk, Denis Pushilin, ci sono "terroristi del regime ucraino" dietro l'incidente e dunque Putin ha il dovere di andare avanti con la sua guerra. L'Ucraina dichiara di non avere nulla a che fare con la presunta morte della figlia di Aleksandr Dugin: "Non siamo uno Stato criminale, come la Federazione russa, e tanto meno uno Stato terrorista", ha dichiarato Podolyak alla tv ucraina.
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