Facebook richiama il pastore Luigi Carollo per i suoi messaggi che «incitano a l'odio e suicidio»


A detta del diretto interessato, Facebook avrebbe rimosso alcuni post pubblicati dal pastore Luigi Carollo in quanto ritenuti illeciti perché «incitano a l'odio e suicidio».
Ovviamente l'esponente della Sabaoth Church di Modena si è ben guardato dal chiarire i contenuti di quei post, preferendo asserire che lui saprebbe «per certo che i miei contenuti fanno ribrezzo al politicamente corretto».
Insomma, pare che al pastore faccia molto piacere essere offensivo, violento e che qualcuno osservi che le sue parole potrebbero procurare la morte di qualcuno. Ed ovviamente dice che l'incitatemento all'odio sarebbe "pensiero" e che il fatto che altri abbiano detto simili schifezze dovrebbe legittimarlo a fare altrettanto, manco ste pensasse che se altre persone fanno bullismo, un bambino dovrebbe sentirsi legittimato ad emularli.
A quel punto inizia a urlare che: «tuttavia non posso negare il fatto che chi promuove la vita, le nascite, contro l'aborto, contro le unioni civili, è un danno per la società». Insomma, il pastore fa la vittima, dicendo che lui sarebbe bravo perché vuole costringere le donne al parto e vuole vietare ai gay di avere i suoi stessi diritti. E inizia pure a dire che lui non capisce perché vuole imporre il proprio pensiero agli altri venga definito "fascista" mentre chi ha rispetto delle scelte individuali non verrebbe etichettato allo stesso modo:



Tra i commenti, il pastore inizia a dire che gli omofobi si sentirebbero "perseguitati" e che l'incitamento al sucidio venga erroneamente considerato un male quando lui assicura che odiare i gay sarebbe "bene". Il tutto viene condito con le teorie complottistiche di Trump, nonostante non sia chiaro come vogliano sostenere che contrastare l'incitamento all'odio servirebbe a ridurre la popolazione mondiale:





Peccato che l'accusa di istigare qualcuno al suicidio è grave, quindi il fatto che lui si senta offeso dal dissenso oche lui dica di provare ammirazione per Trump non paiono "argomentazioni" con cui poter ribattere ad accuse così gravi.

La discussione diventa poi ancora più surreale, con gli adepti del pastore modenese che iniziano ad urlare che l'istigazione al suicidio sarebbe libertà di opinione al pari di come loro sostengono dovrebbero essere ritenuti i crimini dettati dall'odio



Se fa sorridere che l'ultra destra si inventi che i veri "fascisti" sarebbero gli antifascisti, ancora più comico è come questi soggetti non vogliano rispettare il contratto legale firmato da Facebook che impegnava Carollo e consorte a non usare quella piattaforma per incitare odio. E no, l'odio non è "pensarla in modo diverso" anche se quella gente continua a raccontarsi quella bugia.
3 commenti