Il leghista Simone Pillon ha pure il coraggio di vantarsi delle sue opere?

Il senatore leghista Simone Pillon appare davvero surreale nel suo asserire che il suo contributo ai crimini d'odio, la sua opposizione ai diritti dei malati e il suo aver garantito un vitalizio al condannato Formigoni rappresenterebbero il suo "impegno in difesa della famiglia e dei valori". E dice tutto fiero che lui avrebbe prodotto 14mila emendamenti spazzatura con cui fare ostruzionismo contro le leggi in difesa delle vittime d'odio e contro il diritto di scelta dei malati terminali, asserendo che lui avrebbe anche prodotto centinaia di disegni di legge di cui nessuno sa nulla.

Ovviamente i numeri non tornano. Perché Pillon ha prodotto solo 14 progetti di legge ed è co-firmatario di 255 leggi scritte da altri. Di suo pugno, il senatore leghista ha scritto solo proposte di legge come queste:


Si tratta di leggi altamente ideologiche. Perché anche dietro ai titoli più innocui il leghista ha sempre cercato di inserirci questioni ideologiche, come quando sostiene che sarebbe in "difesa delle donne" che luichiede la discriminazione delle donne trans o quando sostiene che contro "l'autolesionismo" dsi dovrebbero limitare le scelte personali delle persone.

Nel suo ddl 992 leggiamo anche:

Nel suo ddl 1650, il leghista ha scritto:

Anche per quanto riguarda gli emendamenti i numeri non tornano. Lui ne ha scritti 2.300 ed è co-firmatario di 12.028 altri emendamenti. Ovviamente centinaia di suoi emendamenti sono stati prodotti per affossare il ddl Zan o per chiedere che la religione diventasse fonte di impunità. Ad esempio, ella sua proposta di modifica n. 3.37 al ddl S.2005, in riferimento all'articolo 3, Pillon scriveva:

Al comma 1, aggiungere in fine il seguente periodo: «Non sono punibili le manifestazioni del pensiero ed i convincimenti od opinioni espressi dal ministro di un culto qualora i rapporti tra la confessione religiosa di appartenenza e lo stato italiano siano regolati ai sensi degli articoli 7 o 8 della Costituzione». Conseguentemente sopprimere l'articolo 5.

Nella proposta di modifica n. 10.20 al ddl S.2005 in riferimento all'articolo 10, scriveva:

Al comma 1 dopo le parole: «identità di genere» inserire le seguenti: «se dichiarata o comunque evidente».

Nella proposta di modifica n. 7.66 al ddl S.2005 in riferimento all'articolo 7, sosteneva che la giornata contro l'omofobia dovesse sostituire San valentino:

Al comma 1 sostituire le parole: «17 maggio» con le seguenti: «14 febbraio».

In altre decine di emendamenti proponeva continue date a caso, spesso puntando tutto sul chiedere che si negasse l'identità di genere o che gli istituti religiosi fossero autorizzati a promuovere odio omofobico. E ne va fiero?


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