Il partito di Adinolfi prometteva caffé pagati chi firmava per la loro lista


Secondo quanto dichiara il loro esponente umbro, il partito di Mario Adinolfi avrebbe pagato in natura chi si offriva di firmare per la loro candidatura alle elezioni.
Nulla di nuovo dato che, già nel 1952, l'armatore Lauro compensava i futuri elettori con un chilo di pasta. Nei casi più delicati, aggiungeva una scarpa promettendo di consegnare l'altra solo dopo aver verificato la fedeltà elettorale del beneficato.



E se hanno cercato di acquistare firme a sostegno della candidatura di Adinolfi pagando caffé, cosa offriranno per chiedere un voti alle urne?
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