Adinolfi attacca Giorgia Meloni, accusandola di non essere abbastanza fascista


Forse qualcuno dovrebbe spiegare a Mario Adinolfi che per fare opposizione bisognerebbe almeno entrare in Parlamento. Ma è senza preoccuparsi di quei dettagli che lui annuncia che farà opposizione a Giorgia Meloni perché, pur riconoscendole un certo fascismo, non la ritiene sufficientemente fascista da rappresentare chi esibisce saluti romani in onore dei fascisti morti.
Adinolfi dichiara di non perdonarle il fatto di non voler aiutare Purin a stuprare bambine in cambio di uno sconto sul prezzo del gas, di non voler usare la forza per costringere le donne al parto e di non boleri negare dei diritti civili alle famiglie gay. Pare non sopportare l'idea che dei minorenne non siano resi vittima di stupri o di violenze per il suo profitto.

Asserendo che il fascismo avrebbe fatto "cose molto buone", il fondamentalista romano scrive:



Ambendo ad uno stato di camerati che negano la libertà agli altri, inizia a piagnucolare che sarebbe ingiusto opporsi a chi invade uno stato con i propri carri armati e che lui non tollera che le vittime siano messe nella condizione id potersi difendere:



E così promette che lui continuerà a cercare di fare fatturato sull'invettiva, promettendo che lui si opporrà a tutti e a tutto:



Insomma, Adinolfi dichiara di disprezzare la democrazia e di non sopportare che qualcuno possa non essere costretto a fare quello che lui gli ordina.
1 commento