I leghisti sostengono che la libertà di pensiero sia contro la loro idea di "democrazia"


La curiosa teoria esposta dal leghista Angelo Ciocca è che non sarebbe da ritenersi «democratico» il diritto di poter esprimere opinioni a loro sgradite. È un po' come quando il suo partito diceva che i gay non fossero «democratici» perché non mostravano «rispetto» verso chi chiedeva leggi che garantissero la loro sistematica discriminazione...
Se a lui stava bene che Putin, Orban e Le Pen si mostrassero rallegrati dalla vittoria dell'estrema destra in Italia, ma è ricorrendo al loro solito vittimismo che inizia a urlare che Biden non deve potersi dire preoccupato per l'esito delle urne:



Nulla di nuovo, dato che Ciocca ama dire che non sarebbe "democratico" chi esprime opinioni sgradite al regime. Sempre infischiandosene di come in democrazia esista il diritto di protestare e di esprimere un proprio pensiero, sostiene che in "democrazia" vada proibito agli studenti di poter protestare contro il governo:



E quale sarebbe la sua idea di "democrazia"? A giudicare da quel che scrive, lui ritiene che il potere democratico vada usato per garantire poltrone ai propri amici, proponendo di rendere senatore a vita i leghisti che dicevano di volersi pure il deretano con il Tricolore:



Apprendiamo così che la libertà di opinione non sarebbe democratica, ma sarebbe "democrazia" il voler regalare incarichi e vitalizi ai propri amici.

Nel 2021 il signor Ciocca votò contro la risoluzione europea che ha proclamato l'Unione come «zona di libertà per le persone omosessuali». Nel 2014 sostenne una mozione leghista per «la tutela della famiglia naturale», mentre nel 2018 si rese ridicolo rubando i fogli del discorso del commissario europeo per calpestarli con le scerpe sotto gli occhi increduli dei presenti.
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