La curiosa teoria del partito di Adinolfi per cui la responsabilità della guerra in Ucraina sarebbe dell'Europa e non di Putin


Appare molto curiosa la teoria di Mirko De Carli che, in qualità esponente del partito di Mario Adinolfi, sostiene che ad aver «aperto un conflitto in Ucraina» sarebbe stata l'Europa e non quel suo amatissimo Putin che ha invaso il Paese con le sue truppe e i suoi carri armati.
È quanto da lui sostenuto a Radio Café, approffittandone persino per sostenere che la "colpa" del caro bolletta andrebbe imputata a preferisce l'energia pulita all'inquinamento del carbone e a chi osa pensare doveroso sanzionare i crimini di Putin. Eppure lui dichiara che «ci siamo scavati la fossa da soli» perché non inquiniamo l'aria che respirano i bambini e non restiamo amici di chi ha mandato i suoi militari a stuprare minorenni.
Ovviamente ha anche proposto la sua "soluzione" populista, sostenendo che dovremmo togliere ogni aiuto agli ucraini e riallacciare rapporti di amicizia con i loro invasori. A detta sua, ciò dovrebbe farci sperare di poter ottenere gas «a prezzi vantaggiosi» da parte di chi sta massacrando un popolo. Ha poi detto che lui pensa che proporre l'uso di pale eliche si auna «puttanata» anche se viviamo in un Paese pieno di vento, dato che lui preferisce fare affari con chi è impegnato in guerre e massacri.


Se è pur vero che il partito di Adinolfi parrebbe fondarsi sull'esaltazione dell'egoismo e se è loro prassi invitare gli egoisti a dirsi disposti a tacere dinnanzi alle violenze se se ne puà trarre un profitto personale, pare davvero incommentabile la moistificazione di chi sostiene che la responsabilità della guerra non sia di chi manda i suoi carri armati ad invadere un Pese sovrano ma di chi ha osato proporre l'uso di energia pulita al posto di continuare a foraggiare Mosca.
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