Adinolfi annuncia che andrà su Rete 4 a difendere le molestie sessuali sul posto di lavoro


Mario Adinolfi ci spiega che lui vuole andare sulle reti di un indagato per prostituzione minorile a difendere gli uomini che molestato sessualmente le donne sul posto di lavoro.
E così, dopo essersi proposto come l'amico degli omofobi, dei fascisti, dei no-vax, dei russi impegnati in stupri minorili e dei torturatori di malati terminali, oggi spera che qualcuno apprezzerà il suo proporsi come il miglio amico dei molestatori sessuali, ribadendo il suo disprezzo per tutte quelle donne del movimento "me too" che hanno trovato il coraggio di denunciare gli abusi sessuali subiti.



La sua tesi è che Memo Remigi avrebbe il diritto di poter palpare il sedere alle ragazzine perché ha 84 anni. E così inizia a sostenere che la donna che non tace dinnanzi alle molestie sessuali di un maschio sarebbe una stronza che vuole fingersi «vergine e martire» in quello che lui dice sarebbe «il regno del conformismo» in cui il maschio non può neppure più abusare della femmina .
Passa così a mostrare la sua più totale incapacità nell'argomentare le sue aberranti tesi, sostenendo che lui vedrebbe un parallelo con OnlyFans. Si inventa che su quella piattaforma la donna venga «usata come sollazzo di voglie maschili» in una società che «consegna allegramente alla prostituzione le proprie figlie».
Ma se vorremmo fargli notare che tanti maschi lavorano su OnlyFans, il vero tema vien da lui glissato. Perché il problema non è che qualcuno faccia sesso, ma il fatto che lo voglia fare in maniera consensuale. I performer di OnlyFans decidono di fare quello che vogliono, la donna che viene molestata sul posto di lavoro subisce una violenza. E non sono due cose equivalenti, dato che esiste differenza tra un atto consensuale o una violenza.

Ad oggi ci risulta sia lui a chiedere un divieto alla pornografia mentre difende chi molesta le donne sul lavoro sua lui, come risulta sempre lui ad aver suggerito a sua figlia di fare la prostituta per pagare meno tasse. Ed è dunque strano accusi altri di fare ciò che lui riserva a quella sua prole che cerca di provare da ogni diritto di scelta anche su temi riguardanti la riproduzione e il fine vita.
Ma dato che Adinolfi è solito coniare slogan che ripete istericamente ai suoi proseliti, è probabile che voglia fere riferimento all'aver sancito per adinolfiniano editto e che lui ha deciso che chi fa il performer su OnlyFans andrebbe ritenuto "una prostituta":



Anche qui pare che lui non veda differenze tra il dramma dello sfruttamento della prostituzione che impone a delle vittime l'obbligo di subire violenze o il diritto di poter liberamente decidere di fare ciò che si vuole in una totale assenza di costrizioni. E quindi il suo problema non pare tanto essere ciò che accade, ma il fatto che gli altri non vengano costretti con la forza a fare ciò che dice lui.

Interessante sarebbe anche indagare sul perché Adinolfi paia provare eccitazione sessuale nell'insultare le donne parlando di "putt*ane" " verginelle", dato che è da anni che sui social ricorre a quegli insulti persino per insultare chi uomini che lui dice gli impedissero di votare Renzi perché lui si spacciava per l'uomo dell'ultra sinistra che oggi va a braccetto con CasaPound:



Ed è davvero squallido osservare come questo signor Adinolfi paia pensare che l'insulto possa sopperire la sua sostanziale assenza di argomentazioni a sostegno delle sue teorie.
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