Pillon rivendica con orgoglio la sua battaglia contro il contrato all'omofobia


L'ex senatore leghista Simone Pillon dice di aver compiuto la sua «missione» grazie al suo impegno nel garantire impunità a chi si macchia di reati d'odio e a chi non vuole che i giovani possano essere educati al rispetto.

In quella che pare più come una confessione scritta che un qualcosa di cui vantarsi, il leghista dichiara:



Pe quanti non fossero avvezzi alla lingua leghista, il fantomatico «gender» è la truffa culturale che ha ideato un prete indagato per molestie sessuali sui novizi come pretesto per legittimare l'odio, il fantomatico «suicidio di stato» sarebbe la mancata tortura dei malati terminali e l'importazione di bimbi inglesi morti cerebralmente da torturare in strutture sanitarie italiane; la fantomatica «droga libera» è il referendum sulla cannabis che avrebbe tenuto lontano dagli spacciatori migliaia di ragazzi.
In pratica, pare che Pillon sia orgoglioso di aver ricevuto uno stipendio pubblico per rendere l'italia un Paese meno liberale, meno gradevole pe ri cittadini e sempre più vicino a quelle dittature che tanto eccitano i neofascisti.
1 commento