L'ex senatore Pillon continua a fare vittimismo: «Le Iene mi hanno inseguito con il microfono»


In quel suo campare di vittimismo, l'ex senatore leghista Simone Pillon dice che quei cattivoni delle Iene avrebbero osato chiedergli contro delle lettere che lui ha fatto inviare a miglia di italiani, chiedendo soldi per non denunciarli a fronte presunte offese.
Nonostante il tema resti il fatto che lui cerchi di spaventare i destinatari delle sue missive anche a fronte di fatti caduti in prescrizione o di commenti che non rappresentano reato, lui piagnucola che si starebbe «tutelando» e che «per fortuna la legge è uguale per tutti». Peccato che la legge andrebbe esercitata davanti ad un giudice, non attraverso missive in cui si cerca di spaventare l'altro facendogli credere che qualcuno abbia già condannato la loro espressione di idee sgradite al leghista.

Dicendo che gli altri se la prenderebbero con lui (quasi non ritenesse di dover cercare di capire perché ciò accada) è citando a casaccio pure delle imprecisate «bestemmie» in quel suo costante abuso propagandistico della religione che l'ex senatore leghista scrive:



Quando Pillon va in giro a dire che i suoi amici integralisti sarebbero «perseguitati» perché non possono andare per strada ad urlare ai gay che loro li reputano «abomini», quando chiede che le vittime di crimini d'odio non siano tutelate perché lui ritiene che persino i reati sarebbero «libertà di espressione», quando si chiede che le donne trans siano costretta a non poter usare i bagni delle scuole o quando si fa fatturato sull'istigazione alla discriminazione, pare alquanto oggettivo che lui sia sia andato a cercare delle contestazioni. Ed è molto grave che lui si vanti di essere sufficientemente ricco (anche grazie allo stipendio pubblico che si faceva pagare da noi) per poter perseguire le opinioni altrui mentre le sue vittime dovevano subire in silenzio perché impossibilitati a spendere migliaia di post per querelare le su offese, spesso tutelate dal fatto che lui inveiva contro interi gruppi sociali mai contro soggetti identificabili dal punto di vista legale.
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