Adinolfi insulta l'Olanda perché garantisce diritti a gay e malati


Mario Adinolfi sostiene che la sua presunta fede religiosa gli imponga il dovere pretendere leggi che impongano le sue convinzioni agli altri. Ad esempio, dice che è in nome di Gesù che lui vuol imporre un divieto al divorzio alle donne che vengono picchiate dai loro mariti dopo che lui ha divorziato e ha celebrato un secondo "matrimonio" con una seconda "moglie" in uno squallido casinò di Las Vegas. E dato che lui fonda il suo fatturato sull'istigazione all'odio oltre che sul gioco d'azzardo, il fondamentalista che si dice "cristianamente ispirato" ricorre ad un abuso delle vigilante per definire i matrimoni egualitari, chiarendo il disprezzo anticristiano che lui promuove contro chi non condivide i suoi pruriti sessuali.
Ovviamente urla anche che lui odia chi garantisce i diritti dei malati, anche se da un tale che dice che lui vorrebbe ispirarsi al Qatar in tema di diritti umani sarebbe stato difficile attendersi altro. Eppure lui tira in ballo pure Dio nel sostenere che sarebbe stato il cielo a far perdere l'Olanda come punizione al suo rispetto dei diritti umani:



In quella sua ricerca di un linguaggio che possa essere ritenuto il più offensivo possibile, Adinolfi esordisce dicendo che lui vedrebbe "provocazioni" nella promozione dei diritti umani. Sottolinea la sua omofobia e il suo sostenere che il matrimonio vada riservato unicamente a chi si risposa a Las Vegas con ragazzine molto più giovani di lui, tirando fuori le solite bugie contro l'eutanasia che lo portano a sostenere che là farebbero morire chi è "depresso".
Verrà anche il giorno in cui l'Ordine dei giornalisti del Lazio dovrà rispondere al mondo del loro aver lasciato la propria tessera nelle mani di un mistificatore che definisce "ragazzina depressa" la giovane che ha visto i copri dei propri compagni di scuola dilaniati dalla bombe dei terroristi all'aeroporto di Bruxelles mentre stava per andare in gita scolastica. E se pare evidente che Adinolfi avrebbe voluto torturare la ragazzina sino a infliggerle sofferenze inaccettabili, sarebbe bello evitasse quantomeno di mentire sulle condizioni della sua vittima.
Rispolverando anche la sua crociata contro OnlyFans, ha da ridire sui quartieri a luci rosse di Amsterdam. Evidentemente lui preferisce le schiave sessuali che la mafia piazza sulla tiburtina. E in tema di "donne esibite in vetrina", viene a pensare a quando lui esibì sulla vetrina della sua pagina social la figlioletta minorenne che offrì in mutandine al proprio elettorato durante la campagna elettorale. Una foto in cui la piccola sarebbe stata lapidata a morte nel suo amatissimo Qatar.

Il tweet finisce anche con un esplicito invito al bullismo ricolgo ai giovani, dato che Adinolfi li invita a sfottere gli avversari dopo una vittoria. Chissà, magari si è immedesimato in loro, ricordando come lui prese in giro i ragazzini vittima di violenza quando lui e Pillon riuscirono a privarli da ogni tutela giuridica andando in giro a dire che i reati d'odio fossero una "libertà di espressione".
A proposito, lo sarà Adinolfi che in Argentina c'è il matrimonio egualitario da 12 anni?
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