Pillon si gioca la carta dei precristiani come testimonial della sua "fede" cristiana fondata sull'omofobia


L'ex senatore leghista Simone Pillon suscita una certa compassione nel suo ritenere che basterebbe pubblicate immagini a caso di famiglie a caso per dimostrare che Dio ed Orban gli darebbe ragione nel suo sostenere che Dio riconosca solo il suo modello di famiglia fondata sul solito vaginale e non quella molteplicità di famiglie descritte nella Bibbia.
Sostenendo che non dovrebbe dirsi cristiano chi non odia il prossimo suo come lui fa con tutti, si inventa persino che qualcuno voglia «distruggere la natura, la storia e la tradizione». Peccato che la natura contempli anche quello che lui non vuole vedere e la tradizione ci poterebbe a dover reintrodurre il delitto d'onore, motivo per cui le sue accuse paiono parole dette a caso, probabilmente dettate dalla convinzione che incitare paura e disinformazione possa aiutarlo a raccattare proseliti tra gli analfabeti funzionali:



La tesi di Pillon è inoltre assai poco storica, dato che il leghista si dice convinto che dei precristiani ci invitavano a "difendere" presunti "valori cristiani" che ancora non esistevano. Ed ovviamente non racconta che tra i primi cristiani venivano tranquillamente celebrarti matrimoni tra persone dello stesso sesso, altrimenti dovrebbe ammettere che le sue teorie non reggono.

Non è neppure chiaro se per mostrare la "bellezza" della famiglia eterosessuale, magari basata su un Salvini che molla tutte le sue ex per rincorrere ragazzine, rientrino anche queste famiglie:



E lo saprà che Michelangelo era gay e che il luogo più sacro della Terra è stato affrescato da chi non rientrava nei suoi domi sulle attività sessuali gradite ad Orban? Oppure è pronto a distruggere la natura, la storia e le tradizioni pure di negare l'evidenza?
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