Tuiach lascia intendere che Il Giornale lo faccia sentire legittimato nel suo razzismo


L'immigrato istriano Fabio Tuiach, ex consigliere comunale eletto con la Lega di Matteo Salvini, si dichara fieramente fascista, razzista, antisemita, misogino, no-vax, simpatizzante di Hitler ed omofobo. Licenziato per aver cercato di truffare l'Ente Porto di Trieste e a processo per reati legati alla sua omofobia, è suoi social dei suoi amati russi che scrive:



L'immigrato istriano cerca così di incitare odio razzista con frasi da denuncia penale, insultando i cittadini del Camerun, offendendo gli ebrei, irridendo le vittime di omofobia e sostenendo che il Covid-19 sia "una influenza". Insomma, i soliti deliri che da mesi riversa su social.
Ma fa riflettere che ad incitare tali soggetti a simili deliri sia un giornale che cerca di disumanizzare le persone parlando di "lo straniero" com'era prassi nel Ventennio.





Nel loro articolo, i populisti parlano di un ragazzo ventenne nei termini di "straniero", "africano" ed "extracomunitario", quasi come se la sua etnia li interessasse più dei fatti. Ed è a causa di quel linguaggio che fascisti alla Fabio Tuiach si sentono legittimati nel loro razzismo.
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