Carlo Maria Viganò: «Putin è ultimo baluardo della civiltà contro la barbarie»


Monsignor Carlo Maria Viganò, amatissimo dai gruppi di estrema destra per il suo supporto a Putin e per la sua propaganda no-vax, si è scagliato contro la condanna emessa per crimini di guerra contro il presidente russo a seguito della deportazione illegale di bambini e il trasferimento illegale di bambini dalle zone occupate dell'Ucraina alla Russia. Atti che monsignor Viganò sostiene renderebbero lo zar un vero «cristiano».

Ne dà notizia il solito professor Mora, docente del Liceo Bottoni di Milano e collaboratore del gruppo estremista Radio Spada:



Per comprendere di cosa stia parlando il professor Mora, basta guardare sui soliti gruppi neofascisti di Vk:



Nel suo messaggio, Carlo Maria Viganò annuncia la creazione di un gruppo di fan dell'invasore dell'Ucraina, sostenendo che chi contestesta le sue mire espansionistiche avrebbe in "odio" il cristianesimo:

Cari Amici, è per me motivo di grande gioia potervi rivolgere un breve messaggio, in occasione della costituzione del Movimento Internazionale dei Russofili. Il Manifesto di questo sodalizio inizia con una parola che sembra scomparsa dal vocabolario occidentale: l’amicizia. In questo caso, è l’amicizia per i Russi, condivisa da moltissime persone in tutto il mondo, e l’amicizia dei Russi verso gli altri popoli, in quello spirito di fratellanza che trova il proprio fondamento nel riconoscerci figli dell’unico Eterno Padre e fratelli in Nostro Signore Gesù Cristo. [...] Gli eventi recenti ci hanno mostrato che l’ateismo materialista che devastò l’Impero Russo e il mondo dal 1917 – come annunciò la Santissima Vergine Maria a Fatima – si è oggi unito al liberalismo nell’ideologia globalista, che è alla base del delirante progetto del Nuovo Ordine Mondiale. Un progetto infernale, come giustamente ha evidenziato in un suo recente intervento il Presidente Vladimir Vladimirovič Putin, in cui l’odio per la civiltà cristiana vuole creare una società di schiavi asserviti all’élite di Davos. Una società distopica, senza passato e senza futuro, senza Fede e senza ideali, senza cultura e senz’arte, senza padri e madri, senza famiglia e Stato, senza maestri e guide spirituali, senza rispetto per gli anziani e speranze per i nostri figli.

E così passa a dire che la Russia che uccide bambini e massacra famiglie sarebbe "l'ultimo baluardo della civiltà contro la barbarie":

Non possiamo stupirci che, dopo aver scristianizzato il mondo occidentale, questa élite consideri la Russia un nemico da abbattere. La Federazione Russa si pone innegabilmente come ultimo baluardo della civiltà contro la barbarie, e raccoglie intorno a sé tutte quelle Nazioni che non intendono sottostare alla colonizzazione della NATO, dell’ONU, dell’OMS, della Banca Mondiale, del Fondo Monetario Internazionale e di quella congerie di fondazioni che hanno come scopo l’indottrinamento delle masse, la manipolazione dell’informazione, la creazione di “primavere colorate” per destabilizzare i governi legittimamente eletti e seminare caos, guerre e miseria come instrumentum regni. Alla recente farsa pandemica – condotta con metodi criminali che non ho esitato a denunciare sin dall’inizio del 2020 – sono seguite nuove emergenze – tra cui quella ucraina – provocate deliberatamente con lo scopo di distruggere il tessuto sociale ed economico delle Nazioni, decimare la popolazione mondiale, concentrare il controllo nelle mani di un’oligarchia che nessuno ha eletto e che ha perpetrato un vero e proprio colpo di stato mondiale, di cui prima o poi sarà chiamata a rispondere dinanzi al mondo.

Insomma, il negazionismo della pandemia si mischia con una critica a chi promuve diritti umani contro il volere del potere. E ovviamente invita alla battaglia:

Stiamo combattendo una battaglia epocale: restiamo sotto il manto della Vergine Santissima, gloriosa Nikopèia, assieme all’Arcangelo San Michele. La vittoria è di Cristo, e di chi si schiera sotto il santo vessillo della Croce.

Non è chiaro se voglis sostenere che Putin rappresenterebbe il "vessillo della croce".
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