Il Vaticano stoppa la chiesa tedesca sulla benedizione delle famiglie gay


Mentre la Meloni ferma le trascrizioni degli atti di nascita dei figli delle famiglie arcobaleno, il Vaticano vuole stoppare la Chiesa tedesca che, a larghissima maggioranza, ha deciso di celebrare la benedizione delle coppie dello stesso sesso a partire dal marzo 2026.
Pietro Parolin, in qualità di segretario di Stato della Santa Sede, ha fatto sapere che il Vaticano impedirà che la mozione (approvata con 176 voti favorevoli, 14 contrari e 12 astenuti) sia attuata:

La Santa Sede si è già espressa in maniera molto chiara con il documento del dicastero della dottrina della Fede. La posizione di Roma è quella. Con i vescovi tedeschi si continuerà il dialogo, dovrebbero confluire queste decisioni all’interno del cammino sinodale della chiesa universale e si vedrà che sviluppi ci saranno. Una Chiesa locale non può prendere una decisione del genere che coinvolge la disciplina della chiesa universale. Ci deve essere un confronto con Roma e con il resto delle chiese nel mondo. Ci deve essere tempo per questo dialogo. Non parliamo di ribellione, nella chiesa ci sono sempre state tensioni e attenzioni diverse, evidentemente il cammino sinodale sta prendendo decisioni che non collimano con quello che è l’attuale dottrina della chiesa, anche se loro dicono che tutto questo sta avvenendo nel pieno del diritto canonico. Ci confronteremo su questo.

Due anni fa, un documento della Congregazione per la dottrina della fede definì «illecita ogni forma di benedizione che tenda a riconoscere le unioni» tra persone dello stesso sesso, perché significherebbe «approvare e incoraggiare una scelta ed una prassi di vita che non possono essere riconosciute come oggettivamente ordinate ai disegni rivelati di Dio». Il tutto nel plaudo di una Meloni che ha figli al di fuori del matrimonio, di un Salvini che rottama le madri dei suoi figli per correre dietro alle ragazzine e di un Berlusconi organizzi "cene eleganti" a base di Olgettine.
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