La Meloni puterà tutto sull'odio omofobico?


Dalle pagine del quotidiano di propaganda populista diretto da Maurizio Belpietro, la solita dottoressa radiata per negazionismo e condannata per omofobia si è messa a strillare che lei odia Elly Schlein. E meno male, verrebbe da dire. Perché se la Schlein fosse piaciuta a Silvana De Mari, probabilmente ci sarebbe stato di che preoccuparsi.



Più preoccupante, invece, è come la propaganda populista abbia deciso di far leva sull'odio omofobico e sulle limitazioni alla libertà delle donne come strumento per radicalizzare l'estremismo al fianco di Giorgia Meloni. E se la De Mari non è l'unica a chiedere un Paese più intollerante che canti inni alla discriminazione mentre si lasciano morire in mare i migranti, potrebbe rientrare in quel progetto la rinnovata adesione della Meloni all'agenda delle lobby omofobe:



Se così fosse, i quattro anni potrebbero tramutarsi in un sistematico attentato ai diritti delle minoranze, fatto di vuota retorica su quanto è bello che sia "mamma e papà" a far prostituire figli minorenni o su come Coghe sarebbe felice se i ragazzi transessuali subissero costanti discriminazioni nelle classi.
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