Malan e Terragni raccolgono firme per chiedere che la Rai censuri chiunque non voglia rendere orfani i figli dei gay


Il senatore Lucio Malan, ovviamente di Fratelli d'Italia, invita gli elettori di destra a firmare una petizione lanciata da Marina Terragni in cui si chiede alla Rai di censurare qualunque opinione non piaccia a chi si oppone alle genitorialità dei gay. Sostenendo che ogni opinione contraria al loro pensiero unico vada ritenuta una "fake news", scrive:



Già complice dell'ex senatore leghista Simone Pillon nell'affossamento del ddl Zan, la Terragni è nota anche per il suo chiedere la sistematica esclusione delle atlete trans dallo sport e la discriminazione di chiunque non manifesti una identità cisgender.
Alla commissione di vigilanza appena nominata dal governo Meloni, la signora Terragni si lancia nel sostenere che:

Il servizio radiotelevisivo pubblico è patrimonio essenziale di tutte le cittadine e di tutti i cittadini e il rispetto per la verità è un valore non negoziabile.
Nel corso del recente dibattito sulla questione delle “coppie omogenitoriali” più volte la RAI non si è attenuta a questo irrinunciabile principio, con particolare riferimento al tema dei “diritti dei bambini”.

Se le virgolette della "signora" Terragni lasciano trasparire quanto odio lei nutra contro le coppie omogenitoriali, la signora esordisce dicendo che esprimere giudizi a sostegno dei bambini nati mediante GpA in stati in cui tale pratica è legale andrebbe considerata "pubblicità" da sanzionare con anni di carcere milioni di multa:

A titolo di esempio la rubrica “Il Mondo Nuovo” di RAI Radio 1, nel corso della quale (puntata del 24.03 u.s.) si è affermato che i figli nati per iniziativa di coppie dello stesso sesso “non hanno accesso ai servizi sociosanitari gratuiti” senza che Vanessa Giovagnoli e Carlotta Vagnoli, conduttrici della trasmissione, intervenissero a contrastare la disinformazione da parte degli ospiti Carlo Tumino e Christian De Florio.
Al contrario Carlotta Vagnoli ha ribadito che “si vanno a limitare dei diritti” dei bambini.
Ad abundantiam, facendo pubblicità alla pratica della cosiddetta gestazione per altri, pratica invisa alla grande maggioranza della popolazione che nel nostro Paese è un grave reato di cui si sanziona anche la semplice propaganda (legge 40, art. 12 comma 6) uno degli ospiti ha invitato ad ascoltare “queste donne (le “madri surrogate”) che rappresentano il femminismo contemporaneo”.

A quel punto, la signora terragni giura che secondo lei avere un genitore o averne due sarebbe la stessa cosa. Secondo lei, non ci sarebbe alcuna discriminazione nel dire che uno dei genitori del minore deve essere considerato come un estraneo, arrivando persino a sostenere che negare il riconoscimento dei loro genitori sarebbe un vantaggio per il minore:

Nessun bambino in questo Paese è privato di servizi sociosanitari gratuiti come la sanità e la scuola. Questo vale a maggior ragione per i figli di genitori single, quindi anche per i bambini nati per iniziativa di coppie omogenitoriali per i quali la sentenza 38162/22 della Corte di Cassazione prevede la registrazione del solo genitore biologico. Bambini che vengono anzi agevolati attribuendo loro, per esempio, punteggi più alti nelle graduatorie per l’inserimento nei nidi per l’infanzia.

Ovviamente se il genitore biologico dovesse venire a mancare, la terragni non vedrebbe problemi nel portarlo via dall'altro suo genitori perché lei e Malan ritengono che sia inutile dare due genitori ai bambini che hanno due genitori. Ed è mostrando tutta la sua ideologia che la signora terragni ha il coraggio di affermare:

Quindi la trascrizione -o non trascrizione- integrale degli atti di nascita realizzati all’estero di bambine e bambini nati per iniziativa di coppie dello stesso sesso nulla ha a che vedere con i diritti essenziali dei bambini, che sono sempre garantiti.

La Terragni chiede che sia sanzionato anche Marco Damilano perché lei voleva che dicesse che essere genitori è reato. Curioso, dato che il marito di Vendola è canadese e in Canada la GpA è perfettamente legale.

E così dice che lei esige che sia vietato parlare di GpA senza riservare insulti e offese a chi vi accede, sostenendo che ai suoi occhi ogni opinione sgradita alla propaganda di estrema destra debba essere ritenuta una "fake news":

Chiediamo pertanto che pur rappresentando tutte le posizioni nel dibattito in corso il servizio radiotelevisivo pubblico si attenga scrupolosamente alla verità dei fatti, senza dare spazio a fake news fuorvianti e tendenziose, e rappresenti pienamente la legge e le sentenze in tema di utero in affitto e di trascrizione all’anagrafe dei bambini nati per iniziativa di coppie dello stesso sesso.

Insomma, la signora terragni e il suo Lucio Malan vogliono che si imposto il loro pensiero unico e schiumano di rabbia quando qualcuno osa notare che avere due genitori o averne uno solo non è la tessa cosa. Ed è aberrante dicano che chi non la pensa come loro dovrebbe essere punito o addirittura messo in carcere.
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