Provita Onlus va su Rete 4 a dire che i bambini non hanno bisogno di tutele, solo di genitori del sesso codificato


Da quando Giorgia Meloni è salita al governo, l'organizzazione forzanovista Provita Onlus sta praticamente colonizzando le reti televisive per imporre l'ideologia dei loro finanziatori russi. Mentre Pillon fa intendere che la repressione die diritti bambini rappresenterebbe la missione che Putin ha affidato alla Lega nel 2013, la loro Maria Rachele Ruiu è stata ospitata dai programmi populisti di Rete 4 a sostegno di chi chiede che ai figli dei gay siano negate le tutele di cui godono tutti gli altri bambini.
Ex candidata di Fratelli d'Italia, poi tornata nel direttivo dell'organizzazione forzanovista dopo essere stata respinta alle urne dagli elettori, si è inserita nel contesto di una destra che tentava di sostenere che i figli dei migranti vadano fatti morre a casa loro, perché all'elettore di destra dà fastidio che i loro genitori possano desiderare un futuro migliore per loro:



Premesso che i figli die migranti possono anche crepare perché al maschio eterosessuale bianco che vita Salvini non frega nulla delle loro vite, la Ruiu ha tentato di sostenere che sarebbe contro la GpA che lei elogia chi toglie tutela ai bambini già nati come atto di ritorsione verso le loro famiglie:



Insomma, non gliene frega niente dei bambini che hanno una mamma e papà in Africa. Ma è col pretesto di vietare che le donne possano usare i loro corpi come meglio credono che lei dice che i bambini vadano privati da ogni tutela. Ed è quasi comico come poi tenti di sostenere che i bambini non avrebbero bisogno di quelle tutele:



Pare davvero difficile ritenere che sarebbe nell'interesse dell'adulto il fatto che il minore possa ereditare, possa essere assistito in ospedale o possa essere seguito a scuola. E se il minore non ha bisogno di tutele, perché lei non disconosce i suoi figli dato che giura che siano ritenuti suoi figli solo nell'interesse dell'adulto?

Pare davvero violenta anche anche la sua retorica. Perché lei sarà anche pagata per istigare alla discriminazione gli intolleranti, ma parlare di "figli fabbricati" sembrerebbe una crudeltà che va oltre ogni accettabile limite della decenza. Ed è affascinante come il suo astio verso le famiglie gay prenda il sopravvento, portando la signora a non dare risposta su quale dovrebbe essere la fine a cui lei vorrebbe fossero destinati quei bambini che la Meloni non vuole riconoscere perché ritenuti non conformi ai loro distinguo.
Magari il suo parlare di bambini nei termini di "prodotti" la porta a non porsi domande su quale fine farà il bambino se il genitore "ufficiale" dovesse morire o se i suoi genitori dovessero separarsi. Ma per chi pensa quei bambini non siano prodotti ma esseri umani, pare inaccettabile ritenere che il loro prendersela con i più deboli sia accettabile.

Rispondendo ad un account che risulta essere stato eliminato da Twitter, la signora Rachele Ruiu tenta di negare che la sua organizzazione ce l'abbia con i gay, inventandosi che sarebbe per i bambini che loro usano la GpA contro i gay mentre tacciono quando sono gli eterosessuali ad accedervi:



E se loro non sono contro i gay, perché si battevano contro le unioni civili, contro il matrimonio e contro l'educazione al rispetto? Perché sarà pur vero che nell'ultimo periodo usano la GpA per attaccare i gay, ma è altresì vero che negli anni hanno usato ogni altri pretesto per chiarire in modo pressoché inequivocabile che il loro problema è la felicità di chi non risulta espressione dei loro pruriti sessuali.

A dimostrazione di come loro non siano omofobi, i suoi scrivono:



Quindi, a detta loro, se due gay non possono procreare al pari del loro Gandolfini, la Meloni dovrebbe togliere tutele a chi ha due papà e garantirli al neocatecumebale che li ha fatti concepire ad altri. Ed ovviamente la discriminante è che lui va bene perché fa sesso con una donna.
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