Ruggero Freddi vince la causa contro la Sapienza dopo gli attacchi di Belpietro alla sua sessualità


Ruggero Freddi ha un passato da attore porno gay sotto lo pseudonimo di Carlo Masi, ma anche una laurea in Ingegneria e un’altra in Matematica. Nel 2017 era diventato professore universitario alla Sapienza.
Fu subito messo alla gogna da Maurizio Belpietro, che cercò di screditarlo in quanto ex attore pornografico, peraltro gay. E sul suo quotidiano se ne uscì con titoli in prima pagina come questo:



Freddi fu allontanato «senza motivo» e tentarono persino di non pagarlo per le ore in cui aveva lavorato. Lui, però, non si è arreso: «Sono stato costretto a fare causa. E ho vinto. Spero che il mio caso dia coraggio a tutti i dottorandi che vengono sfruttati, dopo anni di studi e specializzazioni», ha raccontato a Repubblica. «È solo una mia opinione. Ma mi sono sentito come se intorno a me ci fossero dei pregiudizi, che andavano oltre le mie capacità di insegnante. Anche perché su quelle nessuno ha mai potuto dire nulla».

A Repubblica, Freddi riferisce il primo episodio ambiguo: nel 2017, quando organizza un incontro sull'Hiv insieme a un collettivo studentesco, «dopo aver presentato tutti i curricula dei partecipanti, come richiesto, mi sono sentito dire che non c'erano aule disponibili». Altro campanello d'allarme: nel 2018 vince un bando, «arrivo secondo, ma faccio ricorso perché la persona arrivata prima aveva commesso un errore formale. Viene esclusa, ma la graduatoria non viene fatta scalare. Viene rifatto il bando di nuovo. È tutto legale, ma inizio a pensare, tra me e me, che c'è qualcosa che non va».
Il giudice civile ha condannato la Sapienza a pagare al docente 2.500 euro per le ore di insegnamento lavorate, oltre alla sanzione di 1.500 euro a titolo di responsabilità aggravata per «l'atteggiamento di ingiustificata chiusura».
Commenti