Salvini chiede l'abolizione del canone per punire i giornalisti che fanno domande scomode al governo


Il dissenso va punito. Pare questo il chiodo fisso di un Matteo Salvini che chiede l'abolizione del canone Rai in quello che appare un atto di ritorsione contro una giornalista che ha osato dire che il suo governo dovrebbe prendrsi le responsabilità politiche delle loro decisioni.

E al padano pare andare bene che il sottosegretario Sgarbi vada in televisione a dire che tutte le ragazze nate dal 2000 in poi sarebbero «tr*ie», è contro una Annunziata che ha perso la pazienza davanti alle supercazzole di Eugenia Roccella che scrive:



Evidentemente a Salvini non piace chi fa giornalismo al posto di fare propaganda, motivo per cui pare voler punire chi mette in difficoltà chi non sa come giustificare un governo che togie i genitori a centinaia di bambini.

La polemica pare molto pretestuosa dato che a lanciarla è quel Salini che usava le parolacce come strumento di propaganda elettorale:



Evidentemente le parolacce vanno bene solo se a dirle è la destra.
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