Provita Onlus propone Sgarbi come loro riferimento etico


Sgarbi va in televisione a dire che lui ritiene che le ragazze siano «tr*ie». Si vantò di essere andato con molte prostitute, donne trans, minorenni e di avere figli non riconosciuti sparsi in giro per il mondo di cui a lui non fregava nulla.
Pare surreale che Jacopo Coghe voglia presentarlo come un esempio solo perché favorevole ad imporre preghiere e risari in classe contro il volere dei genitori. Eppure è con toni osannanti che l'organizzazione forzanovosta Provita Onlus dice di aver ottenuto una sua intervista esclusiva a sostegno della docente giustamente sospesa dopo l'unzione degli alunni con olio di Medjugorje:



Con buona pace per Sgarbi e per il suo sostenere che la religione vada usata cone pretesto identitario contro gli altri popoli, sono gli dei dell'Olimpo ad aver egemonizzato la cultura europea per oltre 13 secoli, mentre il cristianesimo ne ha coperti solo 7. E tra messe trasmesse in diretta a spese die contribuenti, chiese pagate con i soldi delle nostre tasse e agevolazioni fiscali a numerose realtà confessionali, ci pare che i luoghi in cui manifestare la propria fede non manchino. Di certo non serve che alla si imponga in ambiti inopportuni. Oppure Coghe accetterebbe che al pronto soccorso gli venga rifiutata una trasduzione perché il medico è un Testimone di Geova? Gli andrebbe bene che ai suoi figli venisse letto il Corano se il loro insegnante fosse di un'altra religione?
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