Provita e De Mari vogliono rendere a pagamento i diritti delle donne


L'organizzazione forzanovista Provita Onlus sostiene che la loro Silvana De Mari chiede che chiunque voglia impedire la libertà di scelta delle donne sia messo nelle condizioni di potersi imporre sui loro corpi:



Nella sua intervista, la De Nari dichiara che:

Abbiamo dei segni estremamente positivi. Innanzitutto, il movimento pro-life sta raggiungendo risultati incredibili negli Stati Uniti, mentre in Italia, con il Comitato Liberi in Veritate, stiamo lanciando un vero e proprio programma che consiste nel mettere su squadre di persone che pregano davanti alle cliniche dove si praticano aborti.

La De Mari promette poi che l'interruzione volontaria di gravidanza verrà riservato ai soli ricchi che possono permetterselo, aumentando gli ostacoli per l'esercizio di quel diritto:

Entro la fine di quest’anno, vorremmo ottenere l’introduzione dell’obiezione di coscienza per gli infermieri (attualmente è prevista solo per i medici) ma, soprattutto, per i contribuenti. L’aborto non deve essere gratuito, altrimenti significherebbe equiparare il feto a un cancro. Dovrebbe essere previsto un ticket e, soprattutto, nella dichiarazione dei redditi, andrebbe permesso di segnare se si vuole sostenere l’aborto oppure no. Coloro che non vogliono pagare per l’aborto, devono avere il diritto di non farlo.

Insomma, l'italiano va costretto a finanziare i gruppi religiosi ma dovrebbe potersi rifiutare di contribuire a fornire cure sanitarie agli altri.
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