Il leghista Pillon sostiene che i gay odierebbero gli etero e creerebbero lacerazioni sociali


L'ex senatore leghista Simone Pillon pare surreale mentre tenta di sostenere che gli eterosessuali sarebbero discriminati per la loro sessualità. Nonostante si contano centinaia di casi di omofobia e nessun caso in cui un eterosessuale sia stato discriminato in quanto eterosessuale, il leghista tenta di sostenere che l'omofobo dovrebbe sentirsi minacciato sulla base di una scritta che lui sostiene di aver trovato a Perugia.
La sua tesi è che le persone lgbt dovrebbero smettere di esistere perché lui li incolpa di "lacerare il tessuto sociale" costringendo gli omofobi ad odiarli a cercare di discriminarli. Quinduq, se chi non gli è gradito la smettessero di essere gay o se magari si istituissero dei bei campi di sterminio in stile nazista, lui si sentirebbe più felice perché il diritto all'esistenza verrebbe riservato unicamente a chi risulta espressione dei suoi presunti pruriti sessuali.

Sostenendo che i gay odierebbero gli etero e che la loro esistenza sarebbe un'offesa al dio di Putin, Pillon scrive:



Premesso che il fantomatico "Gender" non una rivendicazione ma è una truffa ideologica inventata dalla propaganda di estrema destra, opinabile è il suo sostenere che un orientamento sessuale o un'identità di genere perfettamente naturali andrebbero ritenuti "innaturali" solo perché lui non li accetta. E sinceramente fa quasi ridere il suo sostenere che, davanti alle migliaia di scritte contro i gay con cui sono stati imbrattati, bisognerebbe dare rilevanza al suo presunto muro.



Forse Pillon non si è accorto che le scritte che fanno notizia comprendono svastiche, incitamenti a commettere omicidi o frasi omofobe scritte sui muri di scuole elementari che possono essere lette da dei bambini. E ci spiace per lui, ma la differenza di circostanze pare evidente.

Eppure i suoi gli vanno pure dietro, urlando che loro vedrebbero una fantomatica "eterofobia":



Ed ovviamente i discepoli di Pillon paiono voler fare e a gara nel mostrare al loro gran maestro come la sua dottrina li abbia corrotti ad un cieco odio contro il prossimo:







La realtà è ad apparire "l'inizio della fine" è il pensiero che esistano persone che riescono a non provare imbarazzo davanti alla parole di Pillon, il quale deve avere davvero poca stima dei suoi se pensa che possano bersi che l'eterosessuale dovrebbe sentirsi discriminato dalla mancata discriminazione altrui.
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