Libero sfotte la compagna di Elly Schlein, definendola «la moglie o il marito della segretaria del Pd»


È dalle pagine di Libero che Francesco Storace pare calpestare le più basilari norme deontologiche in un infame, schifoso, disgustoso, inaccettabile, patetico, vomitevole e degradante attacco alla sessualità della leader dell'opposizione.
Senza chiarire perché mai chi viene denunciato dalla loro Meloni non dovrebbe potrebbe chiedere la testimonianza di chi vuole come previsto dalla Costituzione, è nel loro solito stile che sostituiscono le (inesistenti) argomentazioni del loro attacco con insulti gratuiti. Così Paola Belloni diventa «lady Schlein», decritta come «la moglie o il marito della segretaria del Pd»:



Se per loro Andrea Giambruno è compagno della loro Meloni e la giovanissima Verdini è compagna di Salvini (che da buoni "difensori della famiglia tradizionale" non sono sposati), non si capisce perché trovino divertente parlare al maschile di una donna solo perché confidano nell'omofobia die loro lettori. E suscita imbarazzo anche il loro parlare di "donna della Schlein" quasi ritenessero che la femmina sia proprietà dell'altro (salvo poi meravigliarsi se chi la pensa come loro uccide la fidanzata):



E se la Meloni era l'unica assente dato che lei e Salvini amano denunciare per poi non presentarsi in tribunale (tanto pagano i contribuenti), non pare così difficile capire che Paola Belloni è la compagna di Elly Schlein, ma anche una libera cittadina che ha il diritto di esercitare le sue libertà costituzionali senza essere irrisa e sfottuta dalla stampa filo-meloniana.
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