La Meloni vuole fare la velina grata?


Era il 26 aprile 2009 quando Silvio Berlusconi partecipò alla festa per i diciotto anni di Noemi Letizia, la prima ragazza che fece capire all'opinione pubblica che Berlusconi pareva intrattenersi in modo alquanto equivoco con delle minorenni.
La sua seconda moglie non gradì e il 28 aprile Veronica Lario rilasciò alcune dichiarazioni alla stampa, bollando la candidatura alle elezioni europee delle veline (ovviamente in lista con il Pdl) come “ciarpame senza pudore”. Il 30 aprile il direttore di Libero, Vittorio Feltri, titolò a tutta pagina “Veronica velina ingrata” pubblicando alcune fotografie che la ritraevano nuda durante un vecchio spettacolo teatrale:



L'articolo fu affidato a Renato Farina, noto per le sue posizioni contro le donne. Evidentemente ritenevano che una donna che non tace davanti ad un marito che frequenta minorenni vada punita. E lui lo fece.
Nel 2019 la storia si ripeté. Libero si scagliò contro Barbara Berlusconi, accusandola di aver tradito il padre come fece sua madre. "Altra velina ingrata: Silvio tradito da Barbara" titolò il quotidiano in un articolo firmato ancora una volta da Renato Farina.
Nel 2009 organizzò un "family day" proponendosi come il difensore della "famiglia tradizionale".

Oggi, l'uomo che punì la madre dei suoi figli per lesa maestà viene premiato con funerali di stato e lutto nazionale, acclamato persino dal cardinale Ruini che non pare abbia problemi con i suoi processi per prostituzione minorile o con i suoi bunga-bunga. Intanto la destra dispensa insulti a chiunque non voglia unirsi al loro cordoglio, sostenendo che re Giorgia abbia decretato che sia fatto obbligo celebrare il pregiudicato che le ha fatto fare carriera.
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