Silvana De Mari è stata condannata in via definitiva per diffamazione omofoba


Dopo essere stata radiata dal’Ordine dei Medici, la signora Silvana De Mari è stata condannata in via definitiva dalla Cassazione per diffamazione nei confronti dei cittadini lgbt.
Lo annuncia il Coordinamento Torino Pride, che aveva proposto la querela e si era costituito parte civile «I giudici hanno riconosciuto la legittimità in capo al Coordinamento della rappresentanza dei movimenti Lgbtqia+. Confermata anche la condanna di Silvana De Mari al pagamento di una somma provvisionale immediatamente esecutiva nei confronti del Coordinamento quale risarcimento del danno già provato nel giudizio penale. Sabato al Torino Pride festeggeremo questa importante sentenza, seppur senza l’importante aggravante che ci sarebbe stata con una legge contro l’omo-lesbo-bi-trans-intersex-a-fobia».
Nel 2017 la signora De Mari dichiarò che «il movimento lgbt vuole annientare la libertà di opinione e sta diffondendo sempre di più la pedofilia».
Già due mesi fa era stata condannata in secondo grado per un'altra diffamazione ai danni del Mario Mieli di Roma.

In aula, la signora De Mari si è fatta difendere dall'ex senatore leghista Simone Pillon, ossia dall'uomo che ha si vanta di aver affossato la legge contro i reati d'odio e che risulta impegnato in feroci campagne anti-gay:



Il Torino Pride ha deciso di destinare il risarcimento di Pillon a vari progetti, tra cui il progetto ToHousing che si occupa di persone lgbt senza fissa dimora «perché spesso cacciate di casa dalle proprie famiglie, o recentemente fuggite dalla guerra in Ucraina. Perché alla propaganda d’odio rispondiamo con l’accoglienza della comunità. E alle compagne e compagni di XR e Non Una di Meno come piccolo fondo per la copertura delle spese legali. Perché chi tenta di zittirci trovi in risposta la forza della rete, e infine, guardando lontano, alle realtà che organizzano i Pride in quei paesi dove è più difficile. Affinché sappiano che la nostra comunità non ha frontiere».
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