In Sicilia brucia tutto, ma Salvini pensa al suo ponte e insulta don Ciotti: «Volgarità e superficialità da quel signore in tonaca»


In Sicilia sono divampati 48 incendi causati dal caldo, continuano a registrarsi blackout a Catania e la mancanza di infrastrutture pare più evidente che mai. Catania è rimasta per quasi una settimana senza aeroporto, manca l'acqua e la corrente elettrica. Eppure il ministro Matteo Salvini pare non preoccuparsene, preferendo parlare del suo ponte e fare polemiche contro Don Ciotti.
Furioso per le opinioni espressa dal fondatore di Libera riguardo al suo progetto, il padano è ricorso al suo sostenere che ogni critica rivolta a lui debba essere considerata un'offesa agli italiani. E così ha dichiarato: «Mi ha fatto specie leggere sui giornali le parole di un signore in tonaca che ha detto che il Ponte più che unire due coste unirà due cosche, queste parole sono di una volgarità, ignoranza e superficialità senza confini. Non solo è una mancanza di rispetto nei confronti di milioni di italiani, ma con le decine di migliaia di posti di lavoro sarà la più grande operazione antimafia dal dopoguerra ad oggi perché la mafia la combatti con il lavoro e lo sviluppo e non con convegni e chiacchiere».
Pare opinabile che Salvini accusi don Ciotti di non aver fatto nulla contro la mafia, peraltro sostenendo che la mafia la si combatterebbe togliendo i controlli agli appalti come ha fatto lui.
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