Pillon torna a insultare le donne trans, propinandoci battutine da bulletto delle elementari


I russi dicevano di aver scelto di finanziare la Lega per il bassissimo livello culturale del loro lettorato. A giudicare dalla bassezza dei messaggi che il leghista Simone Pillon offre ai suoi proseliti, pare avessero ragione.
Accodandosi alla campagna d'odio inaugurato dal senatore Lucio Malan di Fratelli d'Italia contro Valentina Petrillo, il leghista tenta di corrompere i suoi proseliti alla discriminazione divertendosi ad insultare le atlete trans. Ricorrendo ad un atteggiamento più consono ad un bullo che ad un avvocato, Pillon ostenta la sua ossessione per il contenuto delle mutandine altrui e si mette ad urlare che lui esige che le donne trans siano definite al maschile perché lui e Putin le odiano. Ed ovviamente è mostrando assai poco decoro che inizia fantasticare su peni e testicoli:



Normalmente le battutine sui genitali sono una fase che dovrebbe passare alle elementari, ma evidentemente Pillon ne è ancora ossessionato. E se lui pare orgoglioso del suo atteggiarsi da molestatore di donne trans, lo squallore delle sue battutine infantili paiono davvero mortificanti.
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