Salvini e Sardone fanno le vittime mentre rinnovano i loro attacchi agli immigrati
Quando non cercano di vietare una festa privata di donne mussulmane, i leghisti se la prendono col "rapper marocchino". E neppure perdono tempo a dirne il nome, dato che pare evidente che il loro principale interesse sia quello di sottolinearne l'etnia per fomentare i razzisti contro gli immigrati:
Citano così Il Giornale e il suo sostenere che chi critica Salvini offenderebbe l'Italia intera, soprattutto da quando la Lega ha smesso di dire che loro si pulivano il decretano col Tricolore come quando auguravano la morte ai napoletani. Ed è nell'articolo da loro citato che leggiamo:
Minacce, nemmeno velate, sono arrivate a Matteo Salvini e Silvia Sardone dal profilo del trapper BabyGang in relazione agli scontri che si stanno sviluppando in Francia da parte di immigrati di quarta, terza e seconda generazione. Il cantante, ben noto alle cronache per diversi reati, dal suo profilo Instagram ha sferrato un attacco frontale ai due esponenti leghisti: "Gente così (Salvini e Sardone) devono morire, portano solo ignoranza e razzismo. In Italia non dovete proprio parlare perché della mia generazione non avete ancora visto niente".
Peccato non spiegano in che modo le critiche ai due leghisti dovrebbero offendere l'Italia. E così preferiscono sottolineare come la loro Sdatone rivendichi con orgoglio i suoi attacchi agli immigrati:
"L'incitamento all'odio e le minacce sono preoccupanti. Questo personaggio ci attacca e ci minaccia perché abbiamo osato dire che le proteste in Francia sono frutto delle politiche buoniste su immigrazione clandestina e di chi ha chinato il capo di fronte all'islamizzazione crescente", ha dichiarato Sardone, eurodeputato della Lega, sottolineando che "le minacce di questo fenomeno non ci fanno paura. Continuerò a ribadire, come ho fatto nel video citato da Babygang, che le proteste francesi rischiano di essere solo il primo preoccupante passo di un fenomeno evidente: il diffondersi di ghetti in cui criminalità e islamismo vanno a braccetto".
Insomma, Salvini può baciare i rosari in ogni luogo, ma chi ha altre credenze religiose va accusato di "islamismo". E non si dica che Salvini e Sardone siano razzisti, perché loro rivendicano il diritto di dire che gli altri vanno cacciati al pari di come sostengono che i figli dei gay vadano resi orfani o che nelle scuole di debbano discriminare le studentesse trans.
E neppure è la prima volta che Salvini tenta un "ragionamento" simile. Se oggi inveisce contro il "marocchino", nel "2019" ce l'aveva col "senegalese" che aveva osato aver da ridire su un Salvini che faceva facile populismo sulla solita vicenda di cronaca:
Ma al posto di pensare a "marocchini" e "senegalesi", non è che Salvini possa parlarci del milione in contanti mosso dall'ambasciata russa in Italia negli ultimi 90 giorni? Non ritiene che capire chi stiano finanziano i russi sia più interessante che urlare contro dei ragazzini?