Borgonovo torna ad attaccare i diritti dei figli delle famiglie arcobaleno


Se Belpietro finanziò il Congresso di Verona organizzato da russi e lobby forzanoviste sotto il patrocinio dei ministri leghisti, oggi è la Lega ad aver portato il loro Francesco Borgonovo a Bruxelles in rappresentanza delle lobby forzanoviste guidate da Jacopo Coghe. L'obiettivo è quello di sancire che i bambini nati mediante GpA vadano privati da tutele e dal diritto alla libera circolazione in quanto Giorgia Meloni si rifiuta di riconoscere i loro genitori qualora siano composti da persone dello stesso sesso.



Curiosa è la teoria per cui Jacopo Coghe e lo stesso Borgonovo si elevino a "rete continentale" mentre sostengono che la tutela dei diritti umani sarebbe un "obbligo" agli stati. Eppure Borgonovo non dice che il fatto che la sua carta d'identità sia riconosciuta in Ungheria vada ritenuto come un inaccettabile "Obbligo" per il suo amato Orrban, ma evidentemente ritiene che i figli delle famiglie a lui sgradite non meritino i suoi privilegi da maschio bianco di estrema destra.
1 commento