Boghi minaccia gli enti che contestano le sue teorie climatiche: invierà ispettori a chi non gli darà ragione


Quella di Borghi pare una vera e propria minaccia. Visto che tanto paghiamo noi, il leghista tenta di ricattare l'Istituto nazionale di astrofisica promettendo che lui userà i soldi dei contribuenti pe rinviare ispettori se loro oseranno continuare a contestare la sua teoria volta a sostenere che non esisterebbe il caldo e che le temperature percepite sarebbero colpa dell'aria che esce dai condizionatori:



Se è pur vero che l'attuale governo paia solito minacciare chiunque non sostenga quello che loro vogliono venga detto, un politico che intima ad un ente l'obbligo di abiurare una propria nota se non vuole gli siano inviati ispettori non pare cosa normale.

In particolare, Borghi vuole venga detto che dei condizionatori puntati dalla parte opposta ad una centralina dovrebbe invalidare tutti i dati elaborati dall'ente, motivo per cui vuole che l'ente ritriti il comunicato che sono stati costretti a scrivere (a nostre spese) per rispondere alle sue accuse:



Evidentemente non ancora soddisfatto, il leghista ha cercato di buttarci dentro un po' di complottismo no-vax e si è inventato un nesso con quelli che violavano il lockdown:



In realtà il problema non era tanto il fatto che quei delinquiti potessero infettare qualcuno, ma il fatto che delineassero. Perché se gli altri dovevano restare a casa a tutela della salute del tizio in spiaggia, non si capisce perché quel tizio se ne fregasse mente gli altri dovevano fare rinunce a tutela della sua salute. È esattamente come per gli evasori che, seppur non troppo sgraditi all'attuale governo, pretendono che con le tasse degli altri si paghino i servizi che loro usano.
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