Napoli, ragazza lesbica presa a calci e schiaffi


Nell'Italia del generale Vannacci, l'ennesima donna lesbica è stata insultata e picchiata brutalmente nell'hinterland di Napoli.
I fatti sarebbero avvenuti a Melito, nei pressi del bar “Azalea Caffè”. Lo riferisce una ragazza che avrebbe raccolto la testimonianza diretta della vittima, la quale ha deciso di non sporgere denuncia. Ossia, Provita Onlus non la conteggerà quando sosterrà che in Italia non esista alcuna omofobia.

A Il Meridiano News, la testimone racconta:

Sabato scorso in Via Roma, all’altezza Bar Azalea, è avvenuto un atto di violenza, sia verbale che fisica, a carico di una nostra concittadina, solo perché omosessuale. Lei stessa, non farò il nome per rispetto della privacy, mi ha raccontato dell’episodio, dopo essersi sentita augurare la morte e dare della ‘sporca lesbica’, oltre alla minaccia di buttarla fuori casa, tramite terze persone, il personaggio, solito frequentatore del bar, ha aggredito alle spalle la vittima dandole pugni in testa e schiaffi. Tutto questo è vergognoso, ci porta sempre più a capire l’inciviltà del paese in cui viviamo e che, ancora oggi, non tutti hanno la libertà e diritto a vivere serenamente, come meglio credono e nel rispetto altrui.

Eppure il vicepremier Salvini, ancora felice per aver contribuito ad affossare il ddl Zan, urla che è legittimo che un generale pagato dall'esercito possa invitare i suoi lettori a dire che i gay non sarebbero normali.
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