Aosta, la Lega vuole vietre alla drag queen di leggere il suo libro in biblioteca


Sono ormai sistematici gli attacchi che la Lega riserva alle persone lgbt, spesso invocando la loro censura o la limitazione alle loro libertà personali. E mentre con la mano destra detengono i migranti che non versano 5mila euro in contanti alla Meloni, con la sinistra chiedono che si vieti alle drag queen di poter leggere i libri che hanno scritto.
La polemica di oggi arriva da Aosta, dove è in programma un evento dedicato ai bambini all'interno della Pride Week 2023. Il 30 settembre, nella biblioteca del quartiere Dora di Aosta, è in programma un incontro con Francesco Pierri. Nei panni della drag queen Cristina Prenestina, leggerà il suo libro "Nino il T-rex" ai bambini prima di guidarli in un laboratorio creativo, come già successo a Bari lo scorso maggio.
Ma la Lega ha dato di matto, chiedendo all'assessore regionale di vietare l'iniziativa. In un'interrogazione, il capogruppo della leghista Andrea Mafrin descrive l'iniziativa come "una lettura di libri dedicati specificamente ai bambini da parte di una cosiddetta 'drag queen', ovvero, come definito dal vocabolario Treccani 'una persona di sesso maschile, generalmente omosessuale o transessuale, che si esibisce in spettacoli di varietà travestita da donna, con un trucco appariscente e un abbigliamento vistoso'".
Non è chiaro perché ciò dovrebbe impedire lo svolgimento dell'evento. Preferiva chi va vestito da pagliacci? O forse avrebbe voluto vedere Vannacci che andava dai bambini a dire che i gay non sarebbero normali e che le persone di colore non meritano di essere italiani?

Se l'organizzazione forzanovista Provita Onlus, da anni impegnata nella promozione dell'omofobia, si è già offerta di aiutare i leghisti a vietare ai genitori il diritto di poter portar ei figli agli eventi che più preferiscono, anche l'ex senatore Pillon plaude a chi vuole imporre il pensiero unico leghista. In un messaggio pubblicato sui social, confonde le drag queen con i transessuali e urla che in biblioteca non andrebbe permesso che gli autori possano leggere i libri. Lui vuole che i libri siano letti dai papà e dalle mamme che spopolano nelle famiglie di destra, a cui piace lo spot di Esselunga che condanna il divorzio anche se poi loro divorziano più dei conigli:



Il commento chiarisce a quel pubblico si rivolga Pillon. Lui parla a gente accecata dall'odio che vuole che si dica che l'omosessualità sarebbe "malattia" e "satanismo". Il suo pubblico è composto da omofobi che paiono anche sessualmente depravati mentre dicono di immaginarsi cactus infilati nel deretano. Ed il bello è che che pagano pure Musk per scriver messaggi pieni di odio come quello.

Lascia perplessi anche il fatto che Pillon sostenga che essere omofobi, imporre censure e indottrinare i bambini alla sua ideologia sacrificherebbe mostrare "rispetto" per i bambini. Peccato che il rispetto verso i bambini lo di si mostra senza recluderli nei campi di detenzione leghisti se arrivano dal mare, difendendo i ragazzi vittima di bullismo omofobo, insegnando il rispetto e promuovendo la tolleranza. E non c'è rispetto per i bambini nel chiedere che ad alcuni d i loro siano tolti i genitori solo perché Pillon e Salvini vogliono che siano un maschio e una femmina come chiede Putin.
Commenti