Identificato l'assassino di mamma orsa


È stato identificato l'uomo che ha ammazzato a fucilate l’orsa Amarena nella periferia di San Benedetto dei Marsi, poco fuori dal Parco e dall’Area Contigua. È stato accusato di «delitto di uccisione di animali e della contravvenzione di abbattimento di un esemplare di orso».
Mamma orsa era stata chiamata Amarena dalla gente del posto per via della sua grande passione per quel frutto. L’orso Juan Carrito, investito lunedì lungo la strada che porta a Castel di Sangro, era uno dei suoi figli. Proseguono ora le ricerche degli altri cuccioli dell’orsa, dispersi dopo che l'uomo ha massacrato a fucilate l'animale.
Erano ormai anni che l'orsa si aggirava pacificamente per Sebastiano dei Marsi, senza mai aver aggredito nessuno, al punto da diventare vita quotidiana del paese insieme ai suoi cuccioli. Ma l’assassino dell’orsa ha considerato la sua proprietà privata come un limite invalicabile e luogo in cui poter imporre la sua legge. Ha preso il fucile l'ha ammazzata perché era nella sua proprietà. D'altronde Salvini diceva che “la difesa è sempre legittima”. Ma Amarena non lo aveva aggredito, dato che si era limitata a cercare cibo e acqua per sé e i cuccioli. Amarena si era fidata dell’uomo, senza comprendere potesse essere l'essere vivente più crudele del pianeta.
2 commenti