Il delirio di Pillon contro il matrimonio di Patrick Zaki


Considerando che Patrick Zaki è eterosessuale, forse servirebbe un bravo psichiatra per comprendere il senso dell'odierno messaggio di istigazione alla discriminazione pubblicato oggi dall'ex senatore leghista Simone Pillon.
Se è chiara la sua abitudine ad insultare chi non aderisce al pensiero unico delle destre e se è evidente il piacere che prova nel citare Vannacci e nell'opporre la parola "normale" all’omosessualità, il leghista scrive:



In un messaggio in cui ogni singola parola pare pensata per offendere, le donne trans vengono definite al maschile e accomunate alla prostituzione, l'identità di genere viene paragonata a chi lui sostiene si "autopercepisce aspirapolvere" e le accuse si basano su parole mai pronunciate dalle vittime della sua persecuzione.
Ovviamente si inventa pure che qualcuno dovrebbe aver da ridire con la presunta religione di Zaki, anche se ci pare siano i leghisti a nutrire un incondizionato odio verso chi non crede nel dio di Putin. E sinceramente non ci pare che i fay abbiano mai protestato contro chi è etero, dato che semmai è Pillon a nutrire odio verso chi ama persone del proprio sesso senza maco nascondersi dietro un falso matrimonio di facciata.
Eppure, stando al suo messaggio, dovremmo presumere che il cervello di Pillon non sia in grado di comprendere che chi è politicamente di sinistra, impegnato socialmente e civilmente, possa essere etero, possq sposarsi in chiesa e possq riprodursi con una donna. Se vuole un consiglio, gli suggeriremmo di parlarne con un bravo psicanalista.

Da parte nostra, i nostri migliori auguri a Patrick Zaki per il suo matrimonio. Certamente lui saprà rispettare tutti e robabilmente educherà i suoi figli affinché non diventino come Pillon.
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