Lo stato ci farà pagare la scorta al 17enne di Fiuggi che uccise a calci una capretta


Ricordate il 17enne che ha festeggiato il suo compleanno massacrando a calci una capretta di pochi mesi che gli si era avvicinato in cerca di coccole? Insieme ai suoi amici filmò tutto, dalle violenze gratuite alle risate che accompagnavano quell'orrore, intenzionato a pubblicare quello schifo sui social.
Dopo un mese, sono 14 gli indagati per i fatti accaduti in un agriturismo di Anagni. Ma suscita polemiche il fatto che al 17 enne, ritenuto il responsabile materiale di quei calci, sia stata concessa la scorta.
Il suo avvocato ha chiesto e ottenuto una protezione particolare all'entrata e uscita dall'istituto superiore da lui frequentato. Lo stato gli pagherà agenti di polizia, ovviamente pagati con i nostri soldi, che vigileranno eventuali situazioni che potrebbero verificarsi ai danni dell'adolescente. Sia mai che qualcuno possa prenderlo a calci...
La linea di difesa decisa dalla famiglia ha del surreale. Secondo la madre, "la capretta era già morta. Mio figlio non ha fatto nulla. L’hanno spinta ma era già morta". E certo, perché è normale prendere calci una capretta già morta che si contorce anche se la madre dieci fosse morta?
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