L'ultima di Pillon: «Matrimoni in calo perché i giovani temono il divorzio»


La prima giornata del congresso integralista di Pillon, in corso ad Assisi dietro promozione di Borgonovo e dell'organizzazione forzanovista Provita Onlus, si è conclusa con la richiesta di introdurre un divieto al divorzio.
Infatti, secondo la teoria dell'ex senatore, i giovani non si sposerebbero perché temono di divorziare e dunque bisognerebbe istituire un'unione indissolubile che impedisca quella possibile scelta:



Se fa sorridere il suo sostenere che i giovani avrebbero paura di compiere decisioni che non siano rese irreversibili e definitive per legge, non stupisce che Pillon non citi le fonti di quella sua asserzione. D'altronde che mai metterebbe in discussione il suo asserire che sia fatto provato che non ci di sposi perché si può divorziare, ma tutti si sposerebbero se fosse impossibile divorziare?
Più verosimilmente, Pillon si è inventato quell'affermazione perché il concetto di matrimonio tra un uomo e una donna, fondato sull'amore vicendevole e indissolubile, è riconducibile al pensiero monastico cristiano. E dunque lui sogna uno stato confessionale che imponga la forma canonica di "matrimonio" che venne cristallizzata dal Concilio di Trento, sostenendo sia fondamentale impedire che una donna possa divorziare da un uomo che la picchi o un uomo che stupra i suoi figli, quasi come se a lui non interessasse il bene o diritti civili, ma solo l'imposizione di dogmi.
Fa sorridere anche dica che il matrimonio indissolubile andrebbe imposto "a chi lo vuole", anche se chi lo vuole può già scegliere di non divorziare. Divorzio che peraltro è stato scelto anche dal suo Salvini, dal suo Trump e dal suo Putin, tutti rigorosamente "cristiani" che parlano sempre di voler "difendere" la fantomatica "famiglia tradizionale".

La logica di Pillon pare ricordare quando Adinolfi parlava del suo primo matrimonio. Sosteneva di aver divorziato solo perché poteva, giurando che se non avesse potuto, sicuramente avrebbero risolto le divergenze e vissuto felice e contento come nelle fiabe. Quindi il divorzio non era colpa sua, ma di chi gli aveva dato il diritto al divorzio.

Al suo raduno è intervenuto anche l’arcivescovo Crepaldi, il quale però non ha ben chiarito quali sarebbero le conseguenze sociali del cercare Dio:



Ed ancora, c'è stato spazio per una Martina Pastorelli, una signora che oppone l'ecologia al cristianesimo. Nelle terre di san Francesco, si è dunque voluto dare spazio a chi sostiene che il "cristiano" distrugge il mondo in cui vive e se ne frega delle future generazioni:



A detta della signora, quello sarebbe "pensiero cristiano":



E chi potrebbe interessarsi a simili teorie se non ByoBlu?



Ora attendiamo con anisa di scoprire quali altre surreali teorie dovrebbero animare il loro presunto "pensiero cristiano" identitario da integralisti omofobi e no-vax.
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