Il partito di Adoinolfi attacca la Meloni: «Non ci sono più cristiani nella vita pubblica»


Mirko De Carli, in qualità di esponente del partito omofobo di Mario Adinolfi, ci fa sapere che lui non solidarizza con Giorgia Meloni. E se fra le righe pare ribadire ancora una volta il suo solidarizzare con Giambruno, parrebbe sostenere che Giorgia Meloni vada condannata perché donna e perché non sposata. Infatti, in piena conformità al suo sostenere che le donne vadano bene solo se stirano e cucinano, pare teorizzare che la politica sia da riservare maschi che si misurano il proprio pene come se fossero ragazzini delle medie.
Dichiara anche che una donna dovrebbe sempre proteggere il maschio, perché a contare sarebbe l'immagine pubblica e la brava "cristiano" deve fingere che tutto vada bene e nascondere la verità.
Ovviamente cita la figlia della Meloni, usandola come strumento con cui cercare di attaccare la donna che nona accettò l'alleanza proposta dal suo partito. E conclude dicendo che lui ha deciso che la Meloni non possa essere ritenuta "cristiana" perché separata e non tanto per le sue politiche.

In un lungo post, De Carli dichiara che lui ha stabilito che bisognerebbe prendere per buona le sue illazioni, decidendo che Giorgia Meloni (che lui definisce al maschile) sa priva di etica o di morale nell'essere disposta a tutto per cercare consensi:



Decide anche altri fatti non ancora appurati, dicendo i Berlusconi sarebbero dei ricattatori e la nostra premier una loro pedina:





Ovviamente sostiene che quello sarebbe un attacco al maschio, ossia a chi ha il diritto di fare apprezzamenti alle colleghe e proporre sesso a tre:



E se il loro è un partito fondato da un divorziato che vuole vietare il divorzio, chiariscono che gli altri dovrebbero essere coerenti. Ed ovviamente si attribuisce la rappresentanza del mondo "cristiano" mentre si auto-proclama colui che sa come dovrebbe agire il presunto "cristiano":





Ovviamente De Carli dice che se un uomo è padre della figlia, la donna debba tacere, sopportare e costringere la figlia a crescere in una famiglia senza amore per difendere le apparenze:



De Carli conclude il suo interminabile post sostenendo che la signora meloni non avrebbe alcuna idea. Eppure lui pareva felice quando andava sui palchi dei comizi di estrema destra al fianco di Berlusconi e Meloni...

Manco fosse invidioso di chi ha ottenuto dacili consensi grazie alla diffusione di immagini della figlia e di video che screditano pubblicamente il padre della minore, De Carli si affretta a tirare in ballo i suoi nonni. Cita a caso il Covid e assicura che l'amore non faccia parte della loro vita, perché il matrimonio sarebbe un interminabile sacrificio:



Il bello è che poi pretende pure di ergersi a detentore della verità sulla famiglia.
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