Manganellati gli studenti, la destra va all'attacco die sindacati. Ogni dissenso sarà punito


Di questo passo, le irreparabili lacerazioni sociali con cui l'estrema destra di Salvini e Meloni tenta di distogliere l'attenzione dal loro operato finirà con il demolire l'Italia. Nonostante Nicola Porro dica tante parolacce mentre si rivolge ad un pubblico incline a scrive insulti irripetibili contro donne, gay e migranti, oggi lo torriamo impegnato a cercare di montare un caso attorno ad su un coro di dieci persone che rappresentavano solo sé stessi. Ma Porro sostiene che l'odio dell'estrema destra vada indirizzato contro quei sindacati che Forza Nuova assaltò senza che la polizia intervenisse. Evidentemente le manganellate vanno usate solo per punire gli di Torino che osano contestare la nera sovrana della Gabbanella.

Nonostante basti guardare la presa di distanza unanime per smontare il finto "caso" costruito da Porro in quel suo spalleggiare un governo che fa opposizione all'opposizione al posto di governare, scrive:




Ma non erano loro voi contro la censura perbenista che impedisce di dire quello che di pensa? O quelle stupidaggini valevano solo quando erano loro a voler esprimere liberamente il loro razzismo e la propria omofobia?
Dov'era Porro quando i leghisti aggredirono i migranti della Diciotti ad insulti e auguri di morte? D'v'era quando il suo Vannacci rivendicava un presunto "diritto all'odio"?

L'idea di usare il sesso del "signor presidente Giorgia Meloni" per lanciare squallide accuse di "sessismo" è venuta a Il Giornale, il quale cerca di incitare lettori che danno della "putt***" a tutte le donne delle sinistra all'odio scrivendo:



A dirsi offesi sono quei "signori" che tacevano mentre Salvini (e non quattro persone a caso) usava una bambola gonfiabile in rappresentanza della Boldrini:



Ormai pare di essere all'asilo, dove il bambinetto che insulta tutti si mette a frigna perché gli hanno una parolaccia. Ma con tutto quello che succede nel mondo, la loro priorità è questa?
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