Papa Francesco apre alle benedizioni per le coppie gay


Se la strada verso l'abolizione delle discriminazioni pare ancora molto lunga, Papa Francesco non esclude la possibilità che ci possano essere «forme di benedizioni» per le coppie omosessuali.
Non è però incoraggiante abbia chiarito che lui ritiene che le unioni gay debbano essere ritenute distinte dal matrimonio tra un uomo e una donna e che «la prudenza pastorale deve discernere adeguatamente se ci sono forme di benedizione, richieste da una o più persone, che non trasmettano un concetto errato del matrimonio. Perché quando si chiede una benedizione, si sta esprimendo una richiesta di aiuto a Dio, una supplica per poter vivere meglio, una fiducia in un Padre che può aiutarci a vivere meglio».

Ha anche detto che il divieto al sacerdozio femminile deciso Giovanni Paolo II è una «dichiarazione definitiva» ma non una «definizione dogmatica» e «può essere oggetto di studio». Inoltre sostiene che i divorziati alla Adinolfi dovrebbero essere ammessi alla comunione anche se non si astengano dal sesso.
Insomma, è per accontentare la parte più conservatrice della chiesa che il Papa si è fermato alla promessa di possibili aperture, senza esprimere l'intenzione di andare oltre. Almeno per il momento. resta comunque indicativo che, per la prima volta nella storia della chiesa, a 54 donne sia stato dato diritto di voto.
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